Home NOTIZIE CRONACA Sapienza, occupata la sede di Scienze Politiche: “Stop ad accordi con Israele”

Sapienza, occupata la sede di Scienze Politiche: “Stop ad accordi con Israele”

“Free Palestine”, “Free Gaza”, questi alcuni slogan urlati dagli studenti di ‘Cambiare Rotta’ che nella giornata di oggi hanno occupato la facoltà di Scienze politiche all’università Sapienza di Roma. Lo ha annunciato lo stesso gruppo con un post su Instagram.

All’ingresso della facoltà di Scienze Politiche dell’università Sapienza di Roma ora sventolano bandiere della Palestine e lo striscione ‘Scipol occupata’. Il motivo dell’occupazione? La richiesta di interrompere i rapporti tra l’università e Israele.

Occupazione Scienze politiche, il messaggio di Cambiare Rotta

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Gli studenti di ‘Cambiare Rotta‘ hanno rivendicato l’occupazione della sede di scienze politiche e avanzato alcune richieste alla rettrice dell’ateneo. L’occupazione è avvenuto dopo alcuni momenti di tensione tra studenti e forze dell’ordine.

Questo il messaggio di ‘Cambiare Rotta’ su Instagram: “Al fianco della resistenza palestinese gli studenti si riprendono l’ateneo: occupata la facoltà di scienze politiche! Anche la Sapienza dopo le occupazioni Padova, Venezia e Napoli si schiera per la Palestina Libera! Dopo una partecipata assemblea, accesa dalla rabbia per le settimane di massacro del popolo palestinese, martoriato da 75 anni da parte di Israele che oggi accelera la sua politica di genocidio, gli studenti si sono ripresi le aule dell’ateneo”.

Si legge ancora: “La rettrice di Sapienza e continua a schierarsi dalla parte di Israele, e a tenere in vigore numerosi accordi con l’industria degli armamenti e tutto il comparto militare, mentre si nasconde dietro un’ipocrita bandiera della Pace. L’attuale classe politica, da destra a sinistra, continua a privarci dei nostri diritti mentre si sporca le mani del sangue palestinese”.

Poi, arrivano le richieste: “Alla solidarietà internazionalista con l’eroica resistenza palestinese si affiancano le nostre rivendicazioni:
STOP accordi della Sapienza con Israele e l’industria militare
– STOP all’invio di armi e taglio delle spese militari
– Soldi all’istruzione e alla casa, non alla guerra!”.

Conclude il post: “Vogliamo che la mozione votata all’unanimità dal Senato Accademico del 10 ottobre sia revocata. Vogliamo che la Sapienza smetta di sostenere il regime di Apartheid israeliano in Palestina, che tronchi immediatamente gli accordi con il criminale governo israeliano e con tutte le istituzioni che sorgono sui territori palestinesi occupati: la riunione di Senato Accademico prevista per domani 9 novembre deve in carico le richieste degli studenti, rompendo finalmente questa atroce complicità. È tempo che in ogni scuola e in ogni università si faccia lo stesso: è tempo di cambiare rotta!”.