Home NOTIZIE CRONACA Maltrattava la moglie anche dal carcere di Regina Coeli: marito denunciato

Maltrattava la moglie anche dal carcere di Regina Coeli: marito denunciato

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Nel buio scenario delle relazioni tormentate, spesso rimangono inascoltate le grida silenziose delle vittime, costrette a vivere un incubo che sembra non avere fine; questa è la triste storia di una donna trentenne di origini algerine che ha trovato la forza di denunciare il proprio marito, capace di maltrattarla e tormentarla anche mentre si trovava dietro le sbarre del carcere di Regina Coeli.

Le accuse al marito in carcere

Le accuse rivolte all’uomo riguardano una serie di maltrattamenti e minacce perpetrate nei confronti della moglie. La vittima, coraggiosamente, ha raccontato tutto in tribunale, portando alla luce i momenti più oscuri della sua relazione coniugale.

Il giudice, conscio della gravità della situazione, ha documentato che “al collegio non risulta autorizzazione per le utenze telefoniche” usate dall’imputato in carcere. Di conseguenza, si è disposta una verifica e perquisizione da parte della direzione della casa circondariale.

Riceveva minacce da tempo

La vittima ha rivelato che la violenza e le minacce erano da tempo un’ombra costante nella sua vita. La donna ha spiegato che il marito era spesso ubriaco, una condizione che alimentava i conflitti familiari. Inoltre, egli manifestava una gelosia incontrollabile, impedendole persino di conversare con altri uomini. Qualsiasi tentativo di comunicazione con estranei scatenava la sua furia.

Le violenze precedenti al carcere

L’accusa si riferisce a episodi di violenza che si sono susseguiti da dicembre 2021 a luglio 2022. La deposizione della vittima ha evidenziato in particolare due momenti particolarmente traumatici.

Il primo episodio è avvenuto nel mese di febbraio. Il marito, ubriaco, ha richiesto alla donna di condividere il letto, invocando il fatto che fossero marito e moglie. La donna si è rifiutata, scatenando l’ira del marito che le ha inflitto un violento pugno al naso.

Successivamente, ha confiscato il suo cellulare, sospettando un tradimento e accusandola di aver un amante. Prima di questo episodio fisico, ci erano state numerose discussioni verbali in cui il marito insultava la donna e le rivolgeva epiteti offensivi.

Il perdono e l’altra aggressione

Dopo il primo episodio di violenza, l’uomo aveva chiesto perdono e la donna, sperando in un cambiamento, aveva ritirato la denuncia. Tuttavia, questa tregua è stata di breve durata.

A metà luglio, in occasione del suo compleanno, la donna ha subito un secondo attacco brutale. Quel giorno, la richiesta di denaro per una torta ha scatenato la furia del marito, che, ubriaco, ha iniziato a picchiarla con un bastone di legno.

La donna aveva cercato di coinvolgere la vicina di casa per festeggiare il compleanno in modo pacifico, ma il marito, fuori controllo, si è scagliato contro di lei. L’unico momento di protezione è giunto quando il marito della vicina ha cercato di calmarlo. La donna ha documentato il secondo episodio con la fotografia di un livido sul suo avambraccio.

Violenze sotto alcol e droga

In entrambi i casi di violenza, l’uomo era sotto l’influenza di alcol e droghe. Nonostante la vittima abbia cercato di aiutarlo a superare queste dipendenze, il marito ha continuato a ignorare il suo impegno e non ha mai seguito un percorso di recupero.

Nel mese di dicembre, l’imputato sarà interrogato dalla corte, affiancato dal suo avvocato. In quel momento, avrà l’opportunità di fornire la sua versione dei fatti, mentre la vittima spera di trovare finalmente giustizia e una via d’uscita da questo incubo.