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Francesco Baldini di “Civonline” a Non solo Roma – Puntata di Martedì 31 Ottobre 2023

PHASE OUT, FIRMATO IL DOCUMENTO UNICO DEL TERRITORIO

Ospite in collegamento Francesco Baldini, redazione “Civonline

È terminato con la firma del documento unico del territorio il lavoro delle scorse settimane, per esprimere una posizione unitaria in tema di phase out del carbone. L’adesione è stata sancita stamane durante l’ultimo confronto tra istituzioni, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali. Nel documento si fissano cinque punti da portare all’attenzione del Governo e dell’Enel, affidandoli anche all’azione della Regione Lazio: l’esigenza di dare corso ad una transizione energetica e sociale per realizzare un nuovo modello di sviluppo, atto ad attrarre investimenti sostenibili, a carattere industriale e connessi alle vocazioni del territorio, attivazione necessaria e non più procrastinabile da parte dei ministeri interessati di strumenti agevolativi, una costante e continua interlocuzione con Enel, la centralità del porto di Civitavecchia e più in generale dell’economia del mare per il futuro sviluppo del territorio e l’eolico offshore.

Al momento della firma ha voluto essere presente il Sindaco Ernesto Tedesco: «Con l’ottimo lavoro di raccolta e sintesi svolto sotto l’egida del Comune, anche grazie alla preziosa disponibilità della Vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, siamo arrivati ad un importante momento di proposta da parte del territorio nella sua interezza. Ringrazio l’assessore Francesco Serpa, la delegata Barbara La Rosa e chiunque ha partecipato alle varie fasi della stesura di un documento che rappresenta un momento storico per il territorio, finalmente unito nell’immaginare un futuro di salvaguardia occupazionale, sviluppo delle rinnovabili e miglioramento ambientale».

Aggiunge l’Assessore Francesco Serpa: «Esprimo soddisfazione per il lavoro svolto, che ha visto intersecarsi le competenze e le indicazioni di tutti i comparti interessati. Dotiamo la Regione Lazio di una base importante sulla quale costruire la proposta per una transizione dal carbone alle rinnovabili che sia rispettosa del territorio, delle imprese e dei lavoratori».

Questo invece il commento di Barbara La Rosa, consigliera delegata: «Rappresentare tutte le anime del territorio era la vera sfida di questo nostro lavoro. Lo abbiamo trasformato in opportunità, trovando una sintesi che potrà essere raccolta nelle sedi deputate, a partire dal tavolo ministeriale in programma domani stesso».

Hanno firmato il documento Comune di Civitavecchia, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale; Unindustria, Federlazio, Legacoop, Cna; Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Usb.

FIUMARETTA E ITALCEMENTI, M5S: “CIVITAVECCHIA SOTTO SCACCO”

Dubbi e perplessità da parte del gruppo consiliare del M5S sull’accordo firmato tra il Comune, l’Autorità di Sistema Portuale e il Ministero.

«Questo accordo prevede la cessione di Fiumaretta al porto e l’acquisizione dell’area Italcementi da parte del Comune di Civitavecchia – hanno ricordato – un affare che getta un’ombra di incertezza su una città che merita risposte chiare. Due sono i punti deboli principali di questa operazione. In primo luogo, l’area Italcementi sembra essere in una sorta di limbo, senza un piano definito per il suo futuro. Ma ciò che è ancora più allarmante è la questione della bonifica del sito, di Fiumaretta un compito monumentale affidato al Comune di Civitavecchia. Studi del recente passato hanno rivelato una grave contaminazione del terreno, con una significativa presenza di idrocarburi. La portata di questa contaminazione e il tempo necessario per ripulire l’area rimangono incerti. È il Comune, già alle prese con bilanci fragili, a dover affrontare l’enorme onere finanziario di questa bonifica».

Motivo per il quale il  Movimento 5 Stelle alza la voce per esprimere preoccupazioni riguardo «alla passività dell’Amministrazione Comunale in questa situazione. Attendere una soluzione miracolosa o un gesto di generosità da parte del presidente dell’Adsp – hanno aggiunto – è illusorio, specialmente in un’atmosfera così incerta. Nessun ente responsabile si assumerebbe un peso finanziario così insostenibile, soprattutto considerando le sfide economiche che ci aspettano nel prossimo anno. Il futuro di Civitavecchia è in gioco, e il Movimento 5 Stelle crede fermamente che sia necessario affrontare questi problemi con decisione e totale trasparenza. Tuttavia, siamo preoccupati che il tempo scorra inesorabile e che un’azione decisiva possa arrivare troppo tardi. L’attuale amministrazione – hanno concluso – è chiamata a rispondere, ma ci auguriamo che le prossime elezioni porteranno una guida più sicura per la città».

AGRARIA, LE ELEZIONI SCIVOLANO AL 2024

Una storia infinita, quella dell’Università Agraria di Civitavecchia.

Un’odissea che parte dal 2020, da quando cioè è scaduto il mandato del Cda presieduto da Daniele De Paolis, e che oggi, a più di tre anni di regime di prorogatio, non sembra trovare una conclusione.

L’ultimo avviso a firma del presidente, datato 25 ottobre, conferma infatti quanto ipotizzato più o meno chiaramente da diversi soci nelle scorse settimane. Il fatto che, anche a fine novembre, è quasi impossibile andare a votare per il rinnovo del consiglio di amministrazione.

Tra le righe del documento, infatti, questo emerge: non ci sono i tempi per arrivare alla votazione prevista per il 26 e 27 novembre prossimi.

«Il Presidente avvisa che il giorno 23.11.2023 andrà a spirare il termine per la formulazione, da parte dei soci interessati, di proposte di modifica alla bozza del regolamento elettorale pubblicato lo scorso 9.10.2023 – si legge – l’Università Agraria di Civitavecchia avrà possibilità di valutare le eventuali proposte non vincolanti pervenute entro il successivo termine del 23.12.2023. A partire da tale momento decorrerà il termine di cui all’avviso del Presidente del 4.10.2023 per l’eventuale impugnativa del regolamento, in difetto della quale si darà avvio alle operazioni elettorali (pubblicazione lista elettorato attivo e passivo, convocazione soci per rilascio tessera elettorale, nomina comitato elettorale, deposito liste elettorali e ogni altra attività prevista dal regolamento)».

Dalla scadenza del mandato quindi, ad aprile 2020, sono state indicate diverse date per le consultazioni elettorali, tutte disattese. Ottobre, gennaio, marzo, maggio, luglio, settembre e novembre. Di questo passo, si andrà quindi a votazione ad anno nuovo, probabilmente non prima di marzo.