Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha recentemente commentato il voto medio di 6,3 assegnato dai cittadini romani al servizio taxi nella città eterna, sottolineando un apparente paradosso legato ai dati passati. Il sindaco ha annunciato piani per affrontare la crescente domanda di taxi attraverso l’incremento delle licenze e ha discusso delle prospettive per Roma Metropolitane, a margine dell’Assemblea capitolina.
Il voto ai taxi
“È un paradosso, complessivamente c’è un’ampia sufficienza che forse risente dei dati dei mesi precedenti” ha commentato Gualtieri a proposito del gradimento del servizio taxi in città. “Ricordo che anche l’anno scorso i taxi hanno ottenuto un giudizio alto, perché è negli ultimi mesi che si sono manifestati i disagi a fronte di una crescita del turismo.”
Il sindaco ha sottolineato: “Questo non fa venir meno, nella piena collaborazione con la categoria, la nostra volontà di procedere sulla strada indicata, quella delle nuove licenze per far fronte all’aumento della domanda.”
L’aumento delle licenze
Iil Campidoglio ritiene che siano necessarie 1000 nuove licenze taxi per soddisfare la domanda, mentre i tassisti preferirebbero un numero minore come 300. La decisione finale spetta all’amministrazione, che ritiene che 1000 sia il numero corretto per preparare la città a future sfide, compresa l’implementazione dei sistemi Mobility as a Service (Maas).
L’obiettivo è rendere i taxi parte integrante dell’intermodalità dei trasporti, offrendo tariffe unificate e agevolate per gli utenti. Con l’approccio Maas, si prevede un ulteriore aumento della richiesta di taxi, specialmente in vista del Giubileo.
Le novità per Roma Metropolitane
Inoltre, Gualtieri ha affrontato un’altra importante questione riguardante la Capitale, ovvero la situazione di Roma Metropolitane.
“Roma Metropolitane avrà la capacità economica per operare senza più la follia di essere pagata dal Comune di Roma” ha spiegato comentando le nuove norme varate dal Governo che ne permettono il salvataggio.
“Sarà possibile chiudere la stagione di passività e contenziosi complessi. A quel punto avremo tutte le condizioni per la fusione con l’agenzia Roma servizi per la mobilità” ha commentato Gualtieri.
Inoltre, una nuova norma permetterà a Roma Metropolitane di essere stazione appaltante per tutte le linee della metropolitana di Roma e agire economicamente fino al 9% del totale dell’opera finanziata. La mossa consentirà a Roma Metropolitane di dedicarsi in modo più efficiente alla gestione della Metro C e ad altre opere ferroviarie.
