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Milan e Inter, prove da leader, il Napoli è tornato: il punto sul campionato

Ottimo pareggio di una Juventus spuntata a Bergamo, la Roma respira. Ma le milanesi vanno che è uno spettacolo. E la Fiorentina continua a stupire

Scattano le milanesi, Napoli e Juventus restano scia. Boccata d’ossigeno per la Roma, mentre il Genoa vede sfumare un successo che sarebbe stato importantissimo a Udine. È stato un turno di campionato ad alto ritmo quello appena trascorso, che si è concluso solo ieri sera con gli ultimi con la conferma di una Fiorentina super in questo inizio di stagione.

Sgasa il Milan, che aveva l’impegno più complesso contro la Lazio di Sarri, che usa in conferenza stampa questo termine per definire le sgroppate di Leao alle quali, per sua stessa ammissione, i suoi non sono stati in grado di contenere. I rossoneri danno certezze, malgrado i grandi cambiamenti dell’estate: Pioli in poco più di due mesi è riuscito a mettere in campo una squadra con automatismi importanti e un grande affiatamento tra i reparti. Per la Lazio la convalescenza sembra invece non essere terminata e le parole del suo condottiero (“Non siamo una grande squadra”), non rappresentano certo un elisir per una pronta ripresa.

Vola il Milan e decolla l’Inter sulle ali di Lautaro Martinez, sempre più superbomber, che in 27’ ha letteralmente massacrato la Salernitana e messo nei pasticci Paulo Sousa. Inzaghi, partita dopo partita, sta facendo acquisire alla sua squadra una mentalità vincente, grazie alla quale, riesce ad affrontare ogni impegno senza mai perdere la concentrazione, eccezion fatta per l’incidente casalingo con il Sassuolo nel turno infrasettimanale.

Dopo un avvio difficile con qualche polemica di troppo sul caso Osimhen, anche il Napoli sembra essersi ripreso e dopo i 4 gol rifilati all’Udinese in settimana, ne segna altrettanti a Lecce. 8 gol in due partite è tanta roba e se, come sembra, i problemi sembrano rientrati, i partenopei possono tornare rappresentare una serissima candidata al titolo. Ottimo il lavoro silenzioso di Garcia che ha saputo prendersi le critiche nelle scorse settimane e che ora, con grande signorilità, manifesta la sua gioia senza eccessi.

Ieri sera, nel posticipo serale, la Fiorentina di Italiano ha confermato di essere un’ottima squadra, battendo il Cagliari con un secco 3-0 e raggiungendo Napoli e Juventus a quota 14. La Viola è una squadra sottovalutata, guidata da un tecnico preparato al quale, una volta dati i giocatori desiderati, sta regalando a Firenze un inizio di stagione davvero super e con ambizioni europee.

I campioni stanno facendo la differenza in questo campionato e quando non girano i risultati si vedono. È il caso della Juventus che non va oltre il pareggio (comunque buono) sul campo dell’Atalanta: senza Vlahovic e con un Chiesa sonnecchiante, fatica a creare azioni da gol, pur gestendo bene la gara contro un avversario ostico. I tifosi bianconeri si stanno pian piano abituando ai volti nuovi e giovani di questa nuova Juve che sta tracciando la rotta verso il futuro, con un occhio al sogno di tornare nell’Europa che conta. Così come l’Atalanta, che veleggia serenamente a ridosso delle grandi. Gasperini è lì che aspetta, come al solito, i passi falsi delle big per cercare di inserirsi nel novero delle pretendenti all’Europa.

Lukaku trascina la Roma fuori dal baratro e con un gol dei suoi e fa tirare un sospiro di sollievo a Mourinho. Quella con il Frosinone non possiamo definirla certo una vittoria scacciacrisi, ma certamente porta tre punti che regalano un po’ di serenità ad un ambiente in tumulto dopo i 4 gol rimediati a Genova giovedì. Per i ciociari, una sconfitta che non ridimensiona le ambizioni e soprattutto non pregiudica quanto di buono fatto in questo inizio di stagione.

Stesso discorso per il Genoa che a Udine ha fatto davvero una gran figura e che solo uno sfortunato autogol nel finale ha impedito ai ragazzacci di Gilardino di portare via dal Friuli i tre punti, grazie alla doppietta dell’interessantissimo Gudmundsson. Bene il Bologna che, trascinata da un super Orsolini (discontinuo, ma prezioso in certe domeniche), fa un sol boccone dell’Empoli sempre più fanalino di coda della classifica.

Nei posticipi del lunedì, il Torino non va oltre lo 0-0 con il Verona, dimostrando di non aver ancora acquisito la mentalità richiesta da Juric, mentre ha stupito e non poco l’affermazione dell’ottimo Monza di Palladino che ha battuto il Sassuolo, reduce da due successi con Juventus ed Inter.

La 7ª giornata è storia. Ora è il momento di volare in Europa.

David Di Castro