Home NOTIZIE POLITICA Gualtieri: “Roma ha un drammatico ritardo infrastrutturale da recuperare”

Gualtieri: “Roma ha un drammatico ritardo infrastrutturale da recuperare”

“Roma ha un drammatico ritardo infrastrutturale da recuperare”. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha parlato. In un’intervista a Repubblica, del piano trasporti della Capitale che ha come obiettivo quello di aprire 4 muove linee di tram nel 2024: “Nel 24 patiranno i cantieri delle prime tramvie che si concluderanno nel 26-27 e in parallelo avremo più stazioni e migliori frequenze dei treni delle Ferrovie laziali che svolgono servizio metropolitano”.

Aggiunge Gualtieri: “Partiranno gare e cantieri di quattro nuove linee di tram, mentre sono ripartiti i cantieri per completare la metro C e in due anni avremo recuperato il gigantesco gap manutentivo delle metropolitane e delle tranvie”.

Metro C e Piazza Venezia

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Sulle aperture della metro di Piazza Venezia e la linea C, ancora a Repubblica, Gualtieri afferma: “Per il Giubileo inaugureremo due nuove stazioni della Metro C importantissime, Porta Metronia e Colosseo, dove ci sarà lo scambio con la metro B. A Piazza Venezia sono cominciati i lavori per la stazione della Metro e il progetto di completamento della linea fino alla Farnesina dovrà essere completato entro il 2032”.

E ancora: “Intanto riprendiamo la progettazione della D e realizzeremo il prolungamento della A e della B. Quello di Piazza Venezia sarà un cantiere lungo ma verrà fuori la stazione museo più bella del mondo. I cantieri creano disagio ma senza cantieri Roma non avrà mai le metropolitane di cui ha bisogno. È ora di recuperare il tempo perduto”.

Tagliare le emissioni

Dai trasporto al taglio delle emissioni, Gualtieri ha annunciato di voler puntare ad un taglio delle emissioni non più del 51 per cento rispetto al 2003 ma del 66 per cento entro il 2030. Lo ha affermato Al Climate Ambition Summit di New York: “ Il settore su cui è necessario compiere lo sforzo maggiore sono gli edifici. A Roma contribuiscono per oltre il 53% delle emissioni tra consumi per il riscaldamento, il raffrescamento (perché le città diventano sempre più calde proprio per il climate change) e i vari usi elettrici”.

Infine, sulla gestione rifiuti: “Anche per i rifiuti le emissioni caleranno. Nel piano evidenziamo i numeri dentro il perimetro di Roma, ma quelli più significativi riguardano le emissioni che si eviteranno fuori da Roma. Non ci saranno più camion per portarli in giro per l’Italia e l’Europa, elimineremo lo smaltimento in discarica”.