Un incendio devastante ha scosso l’area di Villaggio Angelini a Val Melaina nel Tufello. Il cuore della notte fra 13 e 14 agosto è stato squarciato da un boato che ha preceduto i bagliori spaventosi e l’odore acre del fuoco, un’avvertenza inequivocabile dell’evento in atto.
Le strade si sono illuminate delle fiamme che hanno avvolto veicoli e strutture, tra cui un camper e una serie di auto e scooter, mentre la loro furia divorava gli spazi di due terrazzi appartenenti ad altrettanti appartamenti situati lungo via Ottorino Gentiloni, al civico 53.
L’intervento dei pompieri
L’intervento immediato è stato fondamentale. Il personale del servizio medico d’urgenza 118 è stato affiancato dalla polizia di Stato, dalla polizia locale e dai vigili del fuoco, che hanno mobilitato ben otto squadre per affrontare l’incendio.
L’origine delle fiamme sembra essere un camper parcheggiato in via Ottorino Gentiloni, che è scoppiato in un turbine di fuoco iniziale, atto a dar vita all’inferno che ha rapidamente coinvolto anche la struttura circostante.
L’episodio non ha causato feriti o intossicazioni, ma l’angoscia si è propagata tra i residenti, che si sono trovati improvvisamente a combattere il timore di un pericolo imminente.
Ipotesi origine dolosa
Le prime fasi dell’indagine suggeriscono la possibilità di un atto doloso alla base dell’evento.
Non è escluso infatti che qualcuno abbia deliberatamente dato fuoco al camper, dando così il via a una catena di eventi che ha causato la distruzione di undici veicoli e di due terrazzi condominiali, situati rispettivamente al primo e quarto piano.
Le indagini
La polizia locale di Roma Capitale ha posto sotto sequestro il camper, focalizzando l’attenzione sull’identificazione delle cause che hanno portato a questa devastazione.
Allo stesso tempo, le forze dell’ordine stanno collaborando con l’amministrazione del Campidoglio per fornire alternative di alloggio a coloro che hanno subito danni alle abitazioni.
(sg)