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Roma, truffatore seriale smascherato per uno smartphone: aveva già chiesto finanziamenti per 50mila euro

truffa anziana
immagine di repertorio

Falsi documenti per comprare uno smartphone da 1.500 euro. Ma all’attivo aveva già una truffa da 15mila euro e un’altra in corso ancora più cospicua. Un truffatore seriale è stato scoperto nei giorni scorsi dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Tivoli.

E’ finito in manette un 73enne, originario di San Severo (Foggia) e domiciliato a Fregene. Le accuse sono di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti, truffa, sostituzione di persona e falsa attestazione o dichiarazione sull’identità personale.

Vuole fare un finanziamento per una smartphone ma il negoziante nota qualcosa di strano

Dalle indagini è stato ricostruito che l’uomo, con innumerevoli precedenti per truffa, si era presentato in un negozio di telefonia a Guidonia Montecelio. Per accendere un finanziamento per acquistare un telefono cellulare del valore di circa 1.500 euro, aveva presentato una carta d’identità con generalità di una persona realmente esistente, ma all’oscuro di quanto stesse accadendo.

La foto del documento però non pienamente rispondente alle fattezze dell’anziano cliente ha insospettito un dipendente del negozio. Il quale, dopo aver invitato il cliente a tornare a pratica ultimata, non ha esitato a mettersi in contatto con gli agenti del commissariato tiburtino manifestando i propri sospetti.

Gli agenti hanno predisposto gli opportuni approfondimenti, che hanno consentito di bloccare l’uomo che ha fornito false generalità anche agli investigatori.

Al momento del controllo, l’uomo è stato trovato in possesso di 3 telefoni cellulari, 1 carta d’identità, una carta di credito e bancomat, 2 fototessere, 1 certificato anagrafico. Tutto riconducibile all’ignara persona alla quale l’uomo aveva sottratto le generalità, nonché fotocopie di tessere sanitarie, un CUD 2023 e 2 certificati di pensione, riferibili ad almeno altre due persone.

Le altre truffe: bloccato in extremis finanziamento di 34.000 euro

E’ stato inoltre possibile accertare un altro finanziamento di 15.000 euro richiesto dall’uomo e andato a buon fine, nonché di bloccarne in extremis un altro. Un finanziamento di 34.000 euro, che una società stava per accordargli. L’uomo è stato arrestato e a seguito di convalida nei suoi confronti è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora.

Già nel 2019 l’uomo era salito agli onori della cronaca poiché, a capo di un gruppo criminale dedito a truffe alle banche e ad enti vari per ottenere finanziamenti, prestiti o accrediti di pensioni, poi trasferiti su conti esteri, era stato arrestato insieme ad altre 4 persone.