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Morto l’architetto Paolo Portoghesi, aveva 91 anni: progettò la Grande Moschea di Roma

Lutto nel mondo dell’architettura. Paolo Portoghesi è morto a 91 anni questa mattina nella sua casa di Calcata in provincia di Viterbo. A confermare la notizia all’Adnkronos è stata la famiglia. Portoghesi professore universitario e progettista di fama internazionale, è stato il principale esponente del Postmodernismo in Italia.

Morto Paolo Portoghesi, progettò la Grande Moschea di Roma

Tra le sue tantissime opere la Grande Moschea di Roma inaugurata nel 1995, Casa Papanice, Casa Baldi, il quartiere Rinascimento nel Parco Talenti sempre nella Capitale, e la Chiesa della Sacra Famiglia di Saler. Lui stesso in un’intervista aveva spiegato che ”Dovendo scegliere tre che mi rappresentano, indicherei la chiesa della Sacra famiglia a Salerno, la piccola chiesa di San Cornelio e Cipriano a Calcata e la moschea di Roma. Ma non solo, perché i progetti sono un po’ tutti figli, ogni tanto li vado a trovare”.

Paolo Portoghesi nato a Roma il 2 novembre 1931, viveva da anni con la moglie nel borgo di Calcata, e lì dove aveva accolto i suoi studenti del corso di geoarchitettura attivato alla Sapienza, avrebbe continuato a lavorare fino alla fine. Stava scrivendo un libro sulla bellezza.
Portoghesi si è laureato nel 1957 alla Sapienza, è stato docente di Storia dell’architettura presso il Politecnico di Milano di cui è stato preside dal 1968 al 1976. Ha insegnato Progettazione presso la Facoltà di Architettura della Sapienza e ha tenuto il corso di Geoarchitettura fino al 2021.
Autorevole studioso della “Roma Barocca” e specialista degli architetti Guarino Guarini e Francesco Borromini, Portoghesi ha diretto il settore architettura della Biennale di Venezia (1979-82), di cui è anche stato presidente (1983-93). Nell’ultimo trentennio, riporta l’Adnkronos, Portoghesi è stato anche uno dei principali teorici della ‘geoarchitettura’, una disciplina, secondo le sue parole, che “cerca di correggere il rapporto architettura-natura sulla base di una nuova alleanza: l’uomo deve smettere di costruire secondo una logica puramente economica che produce spreco di energia, inquinamento e sfruttare il patrimonio degli antichi borghi invece di abbandonarli alla distruzione”.