“Sono in pericolo”. Una frase che a volte è sconsigliabile pronunciare. Perciò una donna ha usato un segnale in codice per far capire ai carabinieri di Roma di aver bisogno di aiuto. Ha mostrato loro la mano aperta con il pollice piegato e poi richiusa a pugno, il segnale internazionale usato dalle vittime di violenza.
Non è servito altro per far scattare l’intervento che ha portato alla liberazione della donna e all’arresto del suo ex. L’uomo infatti, ha poi raccontato la vittima, l’avrebbe costretta a salire in auto dopo averla picchiata e minacciata di morte. La vicenda è riportata oggi dal Messaggero.
La richiesta d’aiuto dall’auto durante un controllo stradale
E’ accaduto lo scorso 26 maggio, durante un controllo stradale di routine alla Borghesiana. I carabinieri della stazione di Tor Bella Monaca hanno colto il segnale di aiuto della donna, una 55enne, ed hanno fatto scattare le verifiche. Scoprendo così che l’uomo un 45enne di Tor Bella Monaca era già stato denunciato dalla donna per violenze ed aveva dovuto lasciare la casa con divieto di avvicinamento.
Quella sera invece aveva costretto la donna a salire in auto prendendola a schiaffi e minacciandola di morte. “Continuava a ripetermi: Ti ammazzo, ti faccio scomparire dalla faccia della terra”, ha detto la vittima che in passato ha dovuto ricorrere alle cure ospedaliere dopo essere stata picchiata. Un incubo che sembrava non poter finire. Fino a quando non ha incrociato i militari che l’hanno compresa e messa in salvo.
