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Roma di Sera – Puntata di Venerdì 19 Maggio 2023

“Con il Cuore in Emilia Romagna”, così apriamo la puntata di “Roma di Sera” di oggi, con un grande abbraccio alle zone alluvionate e raccontando anche gli aiuti che partono dalla Capitale.

Andrea Renna è il Direttore di “Anni” (Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue) del Lazio, che si è già mobilitata per le aree più colpite, ma poi ci spiega anche quali sono le zone più “a rischio” di Roma“Il nostro compito è tenere puliti i canali – spiega – ma certo è che in Emilia Romagna c’è stato un fenomeno più unico che raro. Noi diciamo spesso che servono strutture più snelle in emergenza e i finanziamenti per intervenire ci sarebbero. Se pensiamo alla nostra città, certamente le zone più sensibili sono note, come i quartieri del litorale, e poi quelle lungo il Tevere che viene monitorato costantemente”. Ed infatti poco fa le banchine del nostro fiume sono state chiuse per precauzione. “Ma al momento – conclude Renna la situazione non è allarmante”.

Allarma invece il cosiddetto “diserbo del verde”, cioè il taglio delle erbe infestanti che dominano un po’ dappertutto su marciapiedi e strade della città. Flavia De Gregorio, Consigliera e Capogruppo della “Lista Calenda” in Campidoglio ha chiesto una Commissione Trasparenza.

E cosa è emerso? “Che purtroppo – dice la consigliera la maggior parte dei Municipi ha pochissimi fondi, vedi il primo che ha meno di cinquantamila euro, e quelli che hanno non riescono neanche a spenderli bene per carenza di personale. Noi chiediamo di far tornare il servizio centralizzato ad Ama, così come era prima che l’ex Sindaca Raggi decidesse inopportunamente di trasferirlo ai Municipi. Oggi l’unico bando centralizzato sul diserbo è quello delle strade di grande viabilità, che gestisce il Comune e che infatti sta funzionando meglio”.

Andrea Castano, di “Odissea Quotidiana”, ci offre invece il consueto “Punto Trasporti” del venerdì, mentre l’ultimo ospite di oggi è il Prof. Davide Marino, docente di Bioscienze e Territorio all’Università di Teramo e a “Roma Tre”, è appena tornato da un convengo al “Macro” di Testaccio organizzato da “Cursa” (Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente) che chiede di rendere il “Diritto al cibo” uno dei diritti fondamentali.

Ma dai loro studi emerge che la Capitale ha anche su questo argomento zone più fortunate e altre meno. Ci sono quartierispiega dove c’è molta più possibilità di scelta e di accesso a cibi freschi e di qualità e altri, più periferici, che ne hanno pochissima”.