La nuova Ztl o “Ztl Verde” ha indotto molti Municipi a convocare d’urgenza l’Assessore alla mobilità di Roma Capitale Eugenio Patanè, per chiedere chiarimenti. Tra questi anche il Municipio V, e il Presidente Mauro Caliste racconta a “Roma di Sera” come è andata la giornata concitata, con molte proteste in aula.
“Capiamo i cittadini – dice – ma la giunta Gualtieri sta agendo in conseguenza alle direttive della Regione Lazio che non potevano essere ignorate, salvo sanzioni. Perciò ora giustamente Patanè sta chiedendo alla Regione Lazio di intervenire, come abbiamo chiesto anche noi con un documento approvato in Municipio. Sono certo che si faranno le modifiche giuste”.
Caliste ci risponde anche su una segnalazione a “Roma di Sera” di una cittadini di via Filarete, dove nel 2014 crollò un costone di tufo e da allora i lavori non sono mai partiti. “La vostra telespettatrice ha ragione, a giugno o massimo luglio finalmente si faranno – risponde – posso annunciarlo tranquillamente perché il Dipartimento capitolino ce lo ha assicurato”.
I tassisti romani, invece, non mollano la battaglia contro la “Ztl Verde”, d’altronde già a dicembre fecero ricorso al Tar, che a breve potrebbe dargli ragione. “Cercammo in tutti i modi di far capire a Patanè – rivendica Alessandro Genovese di “Tutela Taxi” a bordo della sua vettura – che era un provvedimento discriminatorio, perché si fanno deroghe ad Atac e ad Ama, ma anche noi siamo un servizio si trasporto pubblico e centinaia di nostri colleghi non hanno soldi per comprare in pochi mesi un’auto nuova, ma non ci hanno ascoltati ed ora si rendono conto che avevamo ragione, visto che stanno pensando a modifiche. Ma noi aspettiamo che il Tar si pronunci“.
Nella Capitale continuano ad aprirsi tante voragini, soprattutto a Magliana e al Portuense, come in via Giannetto Valli, che abbiamo raccontato nei giorni scorsi, anche facendo parlare i residenti preoccupati. E allora abbiamo interpellato Sfefania Nisio, geologa di “Ispra” e Marco Placidi, Presidente dell’associazione “Sotterranei di Roma” che ci guidano in un’affascinante percorso sotto la città visibile.
“Le cavità aumentano e noi le studiamo – spiega tra l’altro la dottoressa Nisio – e poi mettiamo a disposizioni delle amministrazione le nostre ricerche, ma purtroppo i finanziamenti non sono mai abbastanza per lavori così importanti. La zona tra Magliana e Portuense sappiamo che potrebbe nascondere una Catacomba ed è ricca di cavità”. “Il sottosuolo di Roma è complesso – aggiunge Placidi – ma anche una grande risorsa, quando noi portiamo visitatori nei sotterranei, sono entusiasti. Per questo crediamo che sia importantissimo investire per la sicurezza delle persone, ma anche come opportunità di sviluppo turistico e culturale”.
