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Truffe romantiche via social, anche la pensione per aiutare il finto ufficiale Larry Brooks

Figli inventati per realizzare il sogno di maternità o per intenerire ancor di più il cuore delle vittime ormai cadute nella rete dei truffatori. “Il ragazzo è malato ho bisogno di soldi”. E così partivano i bonifici per aiutare il fantomatico ufficiale dell’aeronautica americano in missione in Siria che voleva lasciare tutto per raggiungere l’amata in Italia.

Dietro il fake di “Larry Brooks”, che esiste veramente e che ha sporto denuncia per furto d’identità, c’era invece un call center con Base in Nigeria e forse anche in altri Paesi dell’Africa occidentale. Davanti allo schermo a migliaia di km di distanza, professionisti della truffa romantica che via Facebook riuscivano a carpire la fiducia delle vittime fino a fargli credere di avere una vera relazione sentimentale.

In tutto sono stati otto gli arresti: sette nigeriani residenti a Roma e una donna in provincia di Latina che fra il 2018 e il 2021 sono riusciti a sottrarre a 32 vittima circa 400mila. Un fiume di soldi che le donne continuavano a sborsare pensando di aiutare il fidanzato ma che ha messo in difficoltà anche i familiari.

E’ il caso del fratello di una delle vittime, entrambi residenti in provincia di Frosinone e invalidi al 100% che, riporta il Corriere della Sera ha chiesto aiuto alla Polizia e spiegando che la donna inviava al fidanzato bisognoso ogni mese quasi tutta la pensione. Soldi che non solo dovevano essere usati per la spesa quotidiana ma che avrebbe dovuto versare al tribunale “perché la nostra abitazione è pignorata e rischiamo di rimanere senza una casa”.

(eg)