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Roma di Giorno – Puntata di lunedì 06 Marzo 2023

Roma di Giorno con Elisa Mariani – Puntata di lunedì 06 Marzo 2023

Ospite in collegamento Matteo Di Cola, imprenditore digitale.

Tutto sarebbe iniziato lo scorso novembre: la rete social si è letteralmente trasformata in un contenitore di odio, minacce e insulti. Le vittime sarebbero (come spesso avviene in casi come questi) influencer e foodblogger: l’ultra 40enne Alessandro Bologna, alias Franchino Er Criminale, avrebbe lanciato un nuovo format su Youtube con l’obiettivo di “denunciare” tutti gli imprenditori digitali che sponsorizzerebbero locali “alla cieca” e, dunque, esclusivamente per una questione di denaro.

Secondo il Bologna, infatti, la maggior parte degli influencer riceve un compenso in denaro per fornire al gestore del ristorante o dell’attività pubblicità sui Social Network, stories, reel e foto varie: nessuna obiettività dunque, ma mere “marchette”. Da quel momento la questione è letteralmente degenerata: si è arrivati a parlare di racket dei foodblogger, di cene gratis o pagamenti in nero.

A finire nella bolla mediatica dell’odio c’è anche Matteo Di Cola, imprenditore digitale e socio di Italy Food Porn, che avrebbe ricevuto una serie di minacce e insulti anche rivolti alla sua famiglia: “La mia vita è diventata un vero inferno da novembre a questa parte – ha raccontato – è ora di fare chiarezza, mi sembra che tutto sia degenerato”. Come racconta Matteo, infatti, inizialmente molti foodblogger e influencer erano contenti di questo “polverone” perché si metteva in luce non solo la problematica dei pagamenti in nero, ma anche dei ricatti alle attività: “Io e la mia azienda, negli anni, ci siamo scontrati molte volte con attività non regolari, ora invece il problema è sostanzialmente la concorrenza sleale. Il mio lavoro si svolge nella massima regolarità, con fatture e partite iva. È giusto sottolineare che ci sono molti profili social che vengono pagati per trasmettere un contenuto o prodotto, ma è una questione che va regolamentata, sono anni che lo chiediamo”.

Da qui la questione haters e “leoni da tastiera”: un fenomeno in larghissima espansione negli ultimi anni che sembra non interessare una fascia d’età precisa, si va dagli adolescenti agli ultra 50enni. È un problema di educazione e contesto sociale? O ci troviamo semplicemente di fronte a delle bravate? Secondo Di Cola è necessario intervenire per le fasce più deboli: “Io sono in parte abituato a queste dinamiche, non è la prima volta che mi capita di ricevere insulti. Il problema è che ci sono persone che non sono in grado di reggere: ho moltissimi amici che sono dovuti andare in terapia. A me non sembra normale. I social non tutelano affatto le persone che ricevono insulti o minacce, sapete quanti profili ho segnalato? Instagram, per esempio, non ne ha chiuso nemmeno uno”.

Ospiti in collegamento Federica Lalle, Artista assistente e Silvia Vitali, Artista principale e insegnante di body painting.

Si è concluso lo scorso 21 febbraio, nella splendida cornice del Carneval di Las Palmas di Gran Canarie, il contest internazione di Body Painting che ha visto l’Italia sul podio. La squadra formata da Silvia Vitali, Federica Lalle e Glenda Pallotti si classifica al secondo posto con “Atlantide”: un’opera dai colori sgargianti e dalla precisione minuziosa, ispirata alla bellezza della regina dell’isola di Gran Canaria. Tanta l’emozione e lo stupore dei giudici che si sono sbilanciati nel dire “L’Italia colpisce al cuore di Gran Canaria”.

Federica Lalle, in arte “Giottina di Cisterna di Latina”, ha raccontato tutta la sua emozione e soddisfazione nel  raggiungere un traguardo come questo: “Salire su un palco come quello, con tutti quegli spettatori, è stata un’emozione incredibile. Ho ancora gli occhi lucidi se ci penso, non pensavo sarebbe stato così bello!”. Sulla stessa linea anche l’artista principale dell’opera e insegnante, Silvia Vitali: “Ho partecipato a molti contest anche internazionali e devo dire che in questa occasione le emozioni sono state tantissime, ma soprattutto c’è stato l’orgoglio di aver portato l’Italia in una manifestazione così importante!”

Se fino  a qualche anno di Body Painting si parlava ben poco, ora sembra essere diventata una vera e propria professione: “ Fino a qualche anno nessuno guardava a questa attività con serietà, anzi c’era un vero e proprio pregiudizio. – ha sottolineato ancora la Vitali – Ora le cose stanno cambiando in meglio, soprattutto sulla scia dell’America, l’Italia si sta mettendo al passo e noto che in moltissimi vogliono imparare”.

Per quanto riguarda i prossimi progetti, Silvia Vitali ha intenzione di portare gran parte della sua Accademia proprio a Gran Canarie: “La temperatura qui è ottima per questo lavoro e poi il posto è incredibile, quindi posso solo dire che ci stiamo lavorando!”.

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