Problemi di salute di ogni tipo e tutti invalidanti tanto da non permettergli di andare al lavoro. Sono 51 i certificati medici presentati in un anno da un dipendente Ama per assentarsi dal lavoro giorni o intere settimane. Tutti finiti però in tribunale dove sono stati fatti vedere ai medici che li avrebbero firmati. La risposta è stata praticamente sempre la stessa: “Non l’ho fatto io”.
Fogli bianchi vergati a mano, che sono risultati essere falsi. Infatti l’uomo ora si trova sul banco degli imputati con le accuse di falso e di truffa aggravata. L’ipotesi è che sia stato proprio il dipendente a compilare i documenti per assentarsi dal lavoro. L’ultima ad essere sentita è stata una dottoressa, riporta il Messaggero, che, all’epoca dei fatti, era in servizio al pronto soccorso del Cristo Re. Ieri rispondendo al pm ha dichiarato che “il nome è il mio, ma non è la mia scrittura. Non ho compilato io questo certificato”. Specificando inoltre che nell’ospedale viene utilizzato un sistema informatico per i certificati del pronto soccorso.
Sarebbero 6 i certificati presentati con la firma della stessa dottoressa e ancora altri di diversi medici dello stesso ospedale per un totale di 51 certificati sospetti. Per l’accusa si tratta quindi dello stesso disegno criminoso per attestare la propria impossibilità di recarsi al lavoro.
(eg)
