I primi voti nelle scuole romane stanno già arrivando. E non per tutti sono positivi. Anzi, il periodo di pandemia ha acuito i problemi soprattutto per gli studenti dei primi anni delle superiori, dove da sempre la percentuale di bocciati e ritirati è sempre stata maggiore. E quest’anno la media potrebbe essere addirittura superiore.
Questo, infatti, è il primo anno scolastico dal ritorno alla normalità post pandemia. Né restrizioni né quarantene, ma i ragazzi fanno i conti con le lacune accumulate a causa della didattica a singhiozzo dovuta al Covid. E a preoccupare è anche l’impossibilità di fornire corsi di recupero a tutti gli studenti che ne avrebbero bisogno.
A confermarlo è Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi del Lazio: “Non abbiamo le risorse per garantire i corsi in tutte le materie, possiamo organizzare i corsi nelle materie in cui i ragazzi hanno maggiori difficoltà, con pacchetti di circa 10-15 ore complessive. Per due ore a settimana. La maggior parte delle scuole si sta organizzando così”.
Costarelli ha fatto il punto anche sulle pagelle in arrivo: “Purtroppo stiamo registrando problemi soprattutto per quel che riguarda le materie di indirizzo vale a dire le materie più presenti in termini di ore e di studio come greco e latino al liceo classico oppure fisica e matematica allo scientifico. Sono molti i ragazzi che hanno almeno un’insufficienza ma quelli più in difficoltà, che hanno gravi deficit in più materie, sono in aumento: possiamo stimarne in media due per classe”.
G.