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Metro C, Patanè spiega perché il governo deve approvare il finanziamento

L’assessore alla mobilità e ai trasporti Eugenio Patanè spiega cifre e progetti riguardanti la Metro C, Una questione che agita l’amministrazione capitolina.

La domanda è: cosa comporterebbe alla città se venissero negati 1,21 miliardi di euro ad oggi stralciati dalla manovra Meloni? “Il governo Draghi ha stanziato 1,7 miliardi per la Metro C – scrive l’assessore su Facebook – che verranno utilizzati in parte per la realizzazione della stazione Venezia (710 milioni) e in parte, circa 990 milioni, per l’attivazione di tratta T2 da Venezia a Piazzale Clodio”. Un finanziamento che però non è spendibile. “Il nostro ordinamento non lo permette – dice Patanè – perché si può appaltare solo l’intero lotto T2, cioè il pezzo da piazza Venezia a Clodio e il costo è di circa 2,2 miliardi di euro”. Ecco perché si sta chiedendo 1,21 miliardi, la somma che manca per far partire l’appalto: “Senza non sarebbe possibile proseguire”.

Per terminare un pezzo fondamentale della Metro C, Roma ha chiesto 1,21 miliardi + 900 milioni di euro “che ci consentirebbero di chiudere un pezzo fondamentale di Metro C, che toccherebbe a quel punto importanti punti nodali di mobilità: piazza Venezia, Corso Vittorio, Piazza Risorgimento, incrocerebbe di nuovo la A ad Ottaviano, le città Giudiziarie a Piazzale Clodio, l’Auditorium, lo Stadio Flaminio e, infine, Farnesina e lo stadio Olimpico”. Si potrebbero realizzare le volontà di tanti residenti che aspettano questo momento da tanto, troppo tempo. “Attendiamo con fiducia le riflessioni del governo e del Parlamento su queste richieste – termina l’assessore capitolino – e speriamo che possano essere accolte per il bene e nell’interesse di Roma”.