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Studente minacciato da bulli, preside: “Non possiamo perquisire zaini. Mamma ha chiamato polizia”

Un ragazzino preso di mira da bulli di 14 anni che prima di entrare a scuola lo avrebbero insultato, preso a schiaffi e minacciato con una pistola soft air. L’episodio di bullismo avvenuto lo scorso 3 ottobre davanti all’Istituto tecnico Armellini di Roma ha portato all’intervento della polizia contattata dalla madre della vittima che nello zaino del ragazzino ha trovato la pistola soft air. A spiegare l’accaduto all’Agenzia Dire il dirigente scolastico Francesco Celentano.

“È successo tutto fuori dalla scuola – spiega il preside all’agenzia stampa – dopo essere venuti a conoscenza del fatto, abbiamo contattato la madre del giovane responsabile del gesto. Dal momento che non possiamo perquisire gli zaini dei nostri alunni, la donna è venuta in nostro aiuto e ha chiamato la polizia, che ha trovato un’arma giocattolo nello zaino del ragazzo. Da lì è partita la denuncia della vittima: lo studente è andato in questura e ha fatto i nomi del compagno che lo avrebbe minacciato e dei suoi spalleggiatori”.

“Ora la giustizia farà il suo corso – sottolinea il preside – mentre la scuola ha già attivato tutte le tappe previste dal sistema disciplinare, secondo il regolamento di istituto. Abbiamo anche avviato un lavoro certosino per affrontare il problema alla radice e improntare in maniera diversa l’educazione alla cura – ha aggiunto il preside -. Per questo ho deciso di riunire insieme tutto il consiglio di classe”. (eg)