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Consumo di suolo a Roma, Veloccia: “Dobbiamo studiare come adattarci ai cambiamenti climatici”

“Bisogna mettere in campo politiche differenti valorizzando lo straordinario patrimonio che abbiamo, ripensando completamente lo sviluppo della città favorendo molto la rigenerazione urbana tra 60 anni Roma avrà il clima di Tunisi, ma non è nata per sostenerlo e quindi dobbiamo studiare come adattarci ai cambiamenti climatici”. Così l’assessore all’urbanistica di Roma Capitale Maurizio Veloccia ha parlato del delicato tema del consumo di suolo della città.

L’occasione è stata il convegno “L’uso e il consumo di suolo di Roma Capitale”, svolto nella “Sala del Carroccio”, in Campidoglio, per analizzare il rapporto 2021 dell’Ispra. “Quello del consumo di suolo è un tema molto attuale nella nostra città e in tutto il nostro Paese – ha detto ancora Veloccia , – a Roma negli ultimi 20 anni abbiamo visto una progressiva espansione della città verso i comuni della cintura oltre il Gra”.

Ha aggiunto l’assessore: “Da necessità è diventata una scelta più o meno pianificatoria con le amministrazioni che hanno deciso di espandere la città – per rispondere ad esempio all’emergenza abitativa con i piani di zona – verso la campagna, con poi un ‘trasferimento’ non pianificato nella prima cintura intorno a Roma con il progressivo spostamento della città. Oggi ci sono quindi tre città, una tra le Mura Aureliane e il Gra, una tra il Gra e i comuni confinanti e poi, dentro, c’è una città vuota grande come Bologna”.

Presente al convegno anche l’assessora all’ambiente Sabrina Alfonsi. “Non è un rapporto positivo ma negativo per Roma, e partiamo da qui proprio per sviluppare una positività con la conoscenza del dato reale del consumo di suolo nell’ottica di una programmazione da parte della città e degli impegni presi dal sindaco Gualtieri, come quello sulla neutralità climatica entro il 2050”.

G.