Un uomo alto e magro di carnagione olivastra, d’età compresa tra i 30 e i 40 anni. E’ l’identikit dell’uomo che ha aggredito sessualmente una donna a Roma in via Valignano alla Garbatella. L’uomo che è stato visto dai testimoni scappare con indosso un giubbotto rosso sarebbe stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona e individuato proprio grazie al colore del giubbotto. Una descrizione che corrisponde a quella fatta dalla vittima agli investigatori.
Dall’analisi dei filmati, riporta il Corriere della Sera, sarebbe emerso inoltre che conosceva bene l’area e sapeva dove andare a rifugiarsi dopo il crimine. L’aggressore sarebbe una presenza abituale del quartiere, forse un senza fissa dimora, che si trovava nei pressi dell’auto dove la donna è stata violentata. Ma non è escluso che l’abbia seguita nel tratto che separava il ristorante dove aveva cenato con le amiche all’auto. Poche centinaia di metri per raggiungerla mentre si avvicinava all’auto e colpirla appena aperto lo sportello. Si indaga anche per cercare impronte utili a individuare il bruto. Sul cellulare della vittima ad esempio che l’uomo le avrebbe strappato dalle mani per evitare che la donna potesse chiamare aiuto o rispondere alle amiche preoccupate non vedendola tornare. C’è però quel pezzo di un guanto in lattice trovato nella macchina. Guanti che l’uomo avrebbe potuto indossare per commettere la violenza o che aveva già infilato per evitare di lasciare tracce in un precedente furto. E sui quali si cerca una corrispondenza dal Dna. (eg)
