L’ultimo episodio risale a mercoledì: un uomo di 36 anni, di origini marocchine, ha rapinato un passeggero dell’autobus 105. Alle resistenze di quest’ultimo, il rapinatore lo ha accoltellato al petto. L’uomo aggredito non ha riportato gravi ferite, ma la rapina testimonia come sui mezzi pubblici di Roma esista il pericolo di episodi del genere, purtroppo non così rari.
Il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato ha fatto sapere in questo senso: “Ci chiediamo se non sia il caso, da parte delle forze di polizia, di prendere seri provvedimenti per la sicurezza del trasporto pubblico. Non sono una novità le scene di violenza nei confronti delle vetture tantomeno sono da sottovalutare gli episodi che coinvolgono i loro conducente”.
Ha aggiunto Maritato: “Spostarsi quotidianamente con i mezzi pubblici è diventata una scommessa, non solo per le attese che aumentano sempre di più o per il degrado a bordo. A questi si aggiunge un altro insormontabile problema che riguarda la sicurezza. Non si contano più gli episodi di piccola delinquenza a bordo si tratta in questo caso della sicurezza e della vita stessa delle persone. Ė di pochi giorni fa l’arresto di un giovane tunisino, reo di aver accoltellato al petto un passeggero del bus 105 che transitava in zona Est di Roma. Tutto per rapinare il malcapitato del cellulare”.
Conclude il presidente di AssoTutela: “Scena andata in onda il giorno successivo sul tram 5, in zona Manzoni, quando lo stesso soggetto ha strappato lo smartphone dalle mani di una passeggera, che è sfuggita miracolosamente al ferimento”. “Ė ora di avviare una seria riflessione e un dialogo tra le istituzioni, affinché si instaurino sistemi di sicurezza per l’incolumità dei passeggeri e degli operatori”.
G.
