Home NOTIZIE CRONACA Incendio Centocelle, Sima: “Da diossina nell’aria rischio effetti cancerogeni”

Incendio Centocelle, Sima: “Da diossina nell’aria rischio effetti cancerogeni”

Dopo l’incendio divampato nella zona di Centocelle sabato scorso, il valore delle diossine nell’aria registrato dall’Arpa Lazio è ben oltre i limiti di legge (QUI i dettagli). Il valore per le diossine è pari al 10,6 pg/m3 superiore al valore di riferimento individuato dall’OMS per l’ambiente urbano (0,3). Dati che preoccupano, come ha sottolineato la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima).

“La diffusione di diossina nell’aria causata dall’incendio di Centocelle determina enormi rischi per la salute umana – scrive in una nota la Sima – essendo ben noti gli effetti cancerogeni e neurotossici di tale sostanza sul corpo umano. Lo afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) dopo la diffusione dei primi dati Arpa relativi al rogo, lanciando l’allarme su potenziali conseguenze per la popolazione”.

Spiega il presidente Sima, Alessandro Miani: “La diossina è un inquinante organico persistente classificato dalla IARC come cancerogeno certo per l’uomo, oltre ad avere effetti neurotossici ed essere un distruttore endocrino. Il rischio aereo della diossina è limitato all’area interessata dai fumi del rogo e, in caso di nube tossica, a tutto il territorio colpito dalla ricaduta a terra dei fumi. La diossina si bioaccumula soprattutto nei tessuti grassi dell’uomo e la sua emivita è piuttosto lunga: dai 5,8 anni ai 11,3 anni a seconda del metabolismo e dell’abbondanza di massa grassa”.

Aggiunge Miani: “La via aerea di esposizione è limitata alla zona dell’incendio in quanto la diossina è una sostanza chimicamente pesante che tende a precipitare entro brevi distanze dal luogo di emissione in atmosfera. Oltre alla diossina anche altre sostanze tossiche e cancerogene come metalli pesanti, furani e idrocarburi policiclici aromatici, classificati come potenziali cancerogeni, possono liberarsi da un rogo come quello che ha interessato l’area di Centocelle, in cui l’incendio ha interessato pneumatici, automobili, materiali plastici, legni e arbusti, che immettono in aria fumi tossici oltre a CO2, mettendo a rischio soprattutto la salute di anziani, bambini e soggetti fragili”, conclude il presidente di Sima.