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Roma, non ce l’ha fatta l’operaio colpito da una lastra di marmo: morto in ospedale

Non ce l’ha fatta l’operaio 40enne che ieri mattina è stato vittima di un incidente sul lavoro a Roma. L’uomo di origini nigeriane è deceduto nel pomeriggio di oggi, sabato 9 luglio, in ospedale. Le condizioni del lavoratore trasportato d’urgenza al Policlinico Umberto I sono apparse subito estremamente serie. Secondo quanto ricostruito il 40enne è stato colpito alla testa da una lastra di marmo che si è staccata dal balcone di un appartamento al quinto piano dove erano in corso lavori di ristrutturazione.

La lastra è precipitata sull’uomo che indossava il casco protettivo e stava lavorando al piano terra. Impegnato, sembra nel carico di materiali su un montacarichi. L’incidente è avvenuto in un palazzo di viale Jonio a Montesacro. Immediato l’intervento dei colleghi che hanno allertato i soccorsi. Trasportato in codice rosso all’Umberto I è rimasto in prognosi riservata fino alla tragica notizia arrivata nel pomeriggio di oggi. Sull’episodio indagano i Carabinieri della Stazione di Roma Città Giardino. Il cantiere è stato sequestrato.

Scia d’infortuni

Lo scorso 30 giugno un operaio di 40 anni è morto sul colpo per un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere in via Boncompagni, nel centro a Roma. L’uomo sarebbe precipitato dall’impalcatura sulla quale stava lavorando.

Lo stesso 30 giugno sempre di mattina un altro incidente sul lavoro poteva finire in tragedia. In via Luigi Gaetano Marini altezza civico 42, all’interno di un cantiere per lavori di rifacimento della facciata del palazzo, un uomo di 41 anni operaio della ditta esecutrice dei lavori, mentre era a bordo di un carrello elevatore, giunto all’altezza del secondo piano, improvvisamente è precipitato al suolo. Soccorso e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni – Addolorata”, ha riportato lesioni giudicate guaribili in 20 giorni. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Roma Tuscolana che hanno sequestrato il carrello elevatore e informato la Procura della Repubblica di Roma.