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Roma, il prefetto Piantedosi: “Più controlli al centro. Incendi? Il territorio va curato meglio”

Il Colosseo è più sicuro contro i borseggiatori, contro l’ambulantato, contro il bagarinaggio e presto lo saranno anche altre zone del centro di Roma. Lo assicura il Prefetto Matteo Piantedosi in una lunga intervista rilasciata al Messaggero. I risultati del cosiddetto ‘Modello Colosseo’ sono incoraggianti.

Il Prefetto spiega come è nata l’idea di questo nuovo modello di sicurezza: “Da un’ispirazione nata due anni fa a cui abbiamo lavorato con governo e Roma Capitale. Il Parco archeologico è il secondo più visitato al mondo con 8 milioni di turisti l’anno. La prima cosa che condividemmo con la direzione archeologica fu quella di usare il periodo di sospensione indotto dal Covid per immaginare un modello capace di eliminare determinati fenomeni”.

Aggiunge: “Siamo partiti dal Colosseo perché è la cartolina non solo di Roma e del Paese ma di una parte della cultura occidentale. Ci sono servizi contro i borseggiatori, contro l’ambulantato, contro il bagarinaggio. Quali sono stati i risultati finora? Dal 20 giugno al 5 luglio sono stati elevati 38 Daspo, 71 sanzioni a persone, più controlli alle attività di zona che sono stati 188”.

“L’impegno è massimo e non cederemo fino alla totale riconversione del modo di concepire e di poter fruire di quei luoghi. In una prima fase con il Campidoglio avevamo pensato anche ad una zona di prefiltraggio ma non volevamo garantire il controllo privando le persone della libera fruibilità del luogo”, ha aggiunto Piantedosi.

L’altra preoccupazione, al momento, è legati ai numerosi incendi che hanno colpito la città nelle ultime settimane: “C’è un’inchiesta della Procura, che siano dolosi o colposi, le condizioni climatiche incidono. I vigili del fuoco sono stati straordinari. Poi c’è il problema della manutenzione delle aree verdi private e pubbliche perché la vegetazione rappresenta ahimè il combustibile. Il territorio va curato meglio, questi incendi ce lo dimostrano. Tuttavia, teniamo presente che l’estensione della Capitale è sette volte quella di Milano e nove volte quella di Napoli”, ha concluso Piantedosi.

G.