Dopo due anni l’Italia dice addio alle restrizioni legate al Covid, almeno in parte. Da oggi scade lo stato di emergenza, attivato alla fine del 2020 per contrastare la pandemia. Stop, quindi, ai pilastri della lotta al virus: da oggi decadono il Commissario per l’Emergenza, il Comitato tecnico scientifico e il sistema a colori delle Regioni.
Resiste, invece, il Green pass, almeno fino al 31 aprile. Sarà ancora necessario, infatti, mostrare la certificazione verde rinforzata per andare al teatro, in palestra, in piscina, in discoteca, nelle strutture sanitarie e agli eventi al chiuso. Il Green pass base, ottenibile con il solo tampone, servirà invece per entrare nei bar e ristoranti al chiuso e negli stadi.
Già da oggi non sarà necessaria la certificazione verde di nessun tipo per salire sui mezzi pubblici, per mangiare nei ristoranti all’aperto e per entrare in banca, uffici, negozi ed alberghi. Cambiano anche le regole per andare al lavoro: da oggi tutti, compresi gli over 50, potranno accedere al luogo di lavoro con il semplice Green pass base. Dal primo maggio, invece, la certificazione verde non servirà più per entrare in nessun luogo, e diremo addio anche alle mascherine.
Da oggi, inoltre, la quarantena dovrà essere osservata solo dai positivi e non dai contatti stretti, per i quali basterà l’autosorveglianza. Decade quindi anche la Dad: gli unici alunni costretti a restare a casa saranno quelli entrati a contatto con il virus.
Rientrano a scuola anche i professori non vaccinati, che tuttavia non potranno entrare a contatto con gli studenti, e saranno quindi impossibilitati ad insegnare. Nonostante la fine dello stato d’emergenza le aziende potranno accedere ancora allo smart working “semplificato” fino alla fine di giugno.
