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Roma, la villa di Alberto Sordi a Caracalla diventa museo: il Campidoglio sposa l’idea della Fondazione

La villa di Alberto Sordi diventa museo. Ieri la proposta di delibera avanzata dalla giunta Gualtieri, si attende il via libera dall'Assemblea Capitolina.

“Roma – diceva Alberto Sordi – non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi.”

Da adesso si potrà attraversare il suo salotto in questa grande città. Un edificio di interesse pubblico aprirà ai romani, un museo che racconta la storia del re indiscusso della commedia italiana. Si tratta della villa a Caracalla di Alberto Sordi che comprò nel 1953 sottraendola a Vittorio De Sica, anche lui interessato all’acquisto. Dopo sette anni, ieri è stata oggetto di una proposta di delibera avanzata dalla giunta Gualtieri. Manca solamente il via libera dell’Assemblea Capitolina per dichiarare poi «l’interesse pubblico connesso all’interesse culturale».

La Fondazione che porta lo stesso nome del grande artista si è battuta fortemente perché questa villa diventasse un museo, anche se i tempi per realizzare il progetto sono stati lunghi e sofferti. Dopo le svariate controversie successive alla morte della sorella dell’attore, Aurelia, si sono dovute attendere le volontà testamentarie degli eredi di Sordi. Il contenzioso tra questi ultimi e la Fondazione terminato solamente lo scorso anno, ha rallentato le procedure che a breve faranno godere ai romani di un vero e proprio tesoro che fino ad ora è visibile solo su appuntamento e durante gli eventi che organizza la fondazione.

Il museo sarà un vero e proprio angolo incantato dove si avrà accesso allo studio colmo di premi, saloni con vista su Caracalla, un archivio di oltre 5mila pellicole, tre opere di De Chirico e molto altro. Le stanze dove il grande Alberto Sordi ha passato parte della sua vita si apriranno finalmente al pubblico che tanto le ha attese.