Sono scesi in strada questa mattina gli abitanti del palazzo occupato di viale delle Province 196 a Roma. La protesta è scattata dopo che si è diffusa la notizia di un censimento ordinato dal Prefetto. Sull’edificio, dove vivono oltre cento famiglie, pende infatti la scure dello sgombero entro sei mesi: dopo che il tar del Lazio i primi di gennaio aveva dato ragione alla società proprietaria dell’immobile. La stessa che possiede anche Spin Time e l’ex sede delle Dogane in via Tiburtina, entrambe occupate.
Il censimento di oggi non concordato con il municipio, per i movimenti per l’abitare somiglia più a un operazione di ordine pubblico. Si rompe così il modello di via del Caravaggio il palazzo noto come l’occupazione più grande d’Italia che è stato liberato con un lavoro concordato. Grazie al quale si è riusciti a trovare soluzioni alternative per centinaia di persone. Per via delle Province, come per altri edifici, i movimenti chiedono attenzione per le famiglie spesso in condizioni sociali complesse, che si troverebbero in strada dall’oggi al domani. Inaccettabile quindi l’azione di forza senza garantire alternative.