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Lazio, dati sulle terapie intensive da zona arancione. Ma la Regione resiste in giallo

Se a contare fosse solo il dato relativo all’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, il Lazio sarebbe già in zona arancione. La Regione ha infatti toccato il 20,8% dei posti letto occupati nei reparti di rianimazione, superando la soglia del 20%, uno dei criteri presi in esame per il passaggio alla fascia di rischio più alta.

L’altro fattore è legato all’incidenza settimanale, nel Lazio abbondantemente al di sopra della zona di rischio, con 3.151 positivi ogni 100mila abitanti, toccati negli ultimi sette giorni. A salvare, al momento, la Regione dal cambio di colore è l’occupazione di posti letto in area medica, al 24,7%, al di sotto della soglia che porta all’arancione, fissata al 30%.

I contagi sono in continuo aumento e oggi dovrebbe essere superata la quota dei 200mila attualmente positivi nel Lazio. Sale l’incidenza, ma ieri, per la prima volta, nelle ultime due settimane, è sceso leggermente il numero dei nuovi casi. A preoccupare però è la pressione sulla rete ospedaliera.

Nei 48 pronto soccorso della Regione, ieri, 591 pazienti erano in attesa di ricovero e trasferimento. Alcuni ospedali, come quello di Tor Vergata, sono corsi ai ripari e hanno allargato la rete dei posti letto con tende della Protezione Civile. Il San Camillo è stato invece costretto a chiudere il reparto di Cardiologia week per mancanza di personale.