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Riapre la “Serra Moresca” a Villa Torlonia, l’Alhambra romana nel polo al Nomentano

Il polo museale di Villa Torlonia da oggi è più ricco: dopo anni di incuria e di abbandono, uno dei luoghi più incantevoli di Roma ritrova un altro gioiello per troppo tempo dimenticato. Nel giorno dell’Immacolata riapre la Serra Moresca, che per le suggestioni architettoniche molti hanno ribattezzato l’Alhambra romana, a indicare l’omonimo complesso palaziale andaluso a Granada.

Da “giardino all’inglese” allo stile moresco
Dopo anni di degrado e un lungo restauro, quindi, l’elegante complesso culturale e naturalistico ubicato nel quartiere Nomentano vede restituire alla collettività un “nuovo” tesoro: voluto dal principe Alessandro Torlonia nella prima metà dell’Ottocento, la Serra e la Torre Moreschi sono opera dell’architetto Giuseppe Jappelli che realizzò un giardino esotico, un’esclusiva location per gli ospiti più importanti e una grotta artificiale. “Doveva essere un giardino all’inglese – spiega Maria Vittoria Marini Clarelli, direttrice della Sovrintendenza Capitolina – ma fu proprio l’architetto a convincere il committente, portandolo così verso uno stile moresco ispirato all’Alhambra di Granada. Fu così che nacque una struttura molto moderna in piperino, ghisa e ferro con vetrate policrome. La grotta artificiale invece, nonostante le resistenze dell’architetto, fu fortemente voluta dal principe: era sorretta da strutture in legno e stucco e tanto grande da far entrare gli ospiti con le carrozze, ma nel tempo purtroppo non ha retto. Tutt’intorno c’erano laghetti e percorsi in legno sospesi. Oggi i suoi resti sono uno scenario naturale da ammirare”.

Un polo per eventi culturali e laboratori didattici
Dopo i primi lavori di recupero degli edifici, tra il 2007 e il 2013, il cantiere è proseguito ancora fino ai giorni nostri con la seconda, impegnativa fase di restauro sotto il coordinamento tra gli altri di Maria Cristina Tullio, grande architetta paesaggista. Negli anni le coperture della serra sono crollate, i vetri e gli arredi sono stati in gran parte perduti ed è stata necessaria una vera e propria opera di bonifica a causa della vegetazione infestante. E ora lo spazio incluso nel polo museale di Villa Torlonia torna alla sua vocazione originaria: una serra con all’esterno e all’interno palme, agavi, aloe e ananas. Presto ci saranno laboratori e didattica mentre fuori tutto è pensato per accogliere eventi, mostre, piccoli spettacoli e incontri di didattica ambientale. Là dove sorgeva la grotta, rivivono i ‘laghetti’. L’inaugurazione, avvenuta proprio alla vigilia di questo 8 dicembre, ha permesso ai presenti di scoprire in anteprima la struttura. Un vera e propria esperienza immersiva, che ora anche i cittadini romani e i tanti turisti nella Capitale potranno vivere: il biglietto d’ingresso costa 4 euro, il ridotto invece 3 ed è acquistabile alla biglietteria, online o telefonando a 060608 tutti i giorni dalle 9 alle 19, con supplemento di un euro.