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Roma, documenti falsi per avere il permesso di soggiorno: scoperti oltre 50 casi

Rilasciava a cittadini stranieri falsi contratti di affitto garantendogli così il permesso di soggiorno. Dovrà rispondere di accuse che vanno dal falso materiale alla truffa il 42enne bengalese rintracciato e denunciato dalla Polizia Locale di Roma Capitale.

I falsi contratti d’affitto

K.M.R.K., titolare di alcune agenzie di servizi e consulenza aveva infatti messo in piedi un’attività illegale su vasta scala. Rilasciava documenti e contratti di affitto contraffatti sulla base di residenze anagrafiche fittizie, rendendoli di fatto irreperibili.

Residenza cancellata ai veri intestatari di un appartamento a Prati

In un caso è stata perfino cancellata la residenza dei veri intestatari di un appartamento a Prati per poter creare documenti ad hoc per un gruppo di stranieri.

Il bengalese inoltre falsificava contratti d’affitto. I proprietari di immobili, con regolari inquilini, si vedevano così inserite delle clausole, a loro insaputa, che permettevano il subentro di altre persone.

Oltre 50 gli stranieri che si sono rivolti alle agenzie dell’indagato

Al momento sono oltre 50 i cittadini di varie nazionalità, alcuni già denunciati, individuati tra coloro che si sono avvalsi dei servizi. Numero però destinato ad aumentare al termine degli accertamenti, ancora in corso.

L’alert lanciato da un’impiegata del Municipio I

Le indagini condotte dal I Gruppo Centro “ex Prati”, e coordinate  dalla Procura della Repubblica di Roma, sono scattate nel mese di marzo di quest’anno, quando un’impiegata dell’anagrafe del I Municipio, si è accorta di alcune anomalie sui documenti di due cittadini iracheni che chiedevano la residenza.

Perquisizioni e sequestri negli uffici vicino a Termini

Sono scattate così le perquisizioni in casa e negli uffici dell’indagato, zona Prati e vicino alla stazione Termini, dove sono stati trovati e sequestrati computer, apparecchiature informatiche e documenti. Materiale tuttora oggetto di verifiche da parte dei caschi bianchi, per accertare altre responsabilità del titolare delle agenzie e di altre persone coinvolte a vario titolo, nelle attività illegali messe in atto in materia di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.