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Lazio, zona gialla: regole e riaperture

Nell'ultimo giorno di zona arancione diminuiscono i casi (1.185; -81), i ricoveri i posti letto occupati nelle terapie intensive e i decessi (19; -4). Alessio D'Amato: "Allentamento misure non è tana libera tutti"

Da oggi, lunedì 26 aprile, la maggior parte delle regioni italiane si è tinta di giallo. Tra queste anche il Lazio, dove hanno riaperto ristoranti e bar (anche a cena, ma solo all’aperto), musei, cinema, teatri, spettacoli al chiuso e all’aperto (con capienza limitata al 50%). Resta però in vigore il coprifuoco fino alle 22. Ancora chiuse piscine e palestre ma è consentito “lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto”. Capitolo scuola: tornano in presenza al 100% gli studenti fino alle medie, mentre per le superiori la presenza in classe sarà dal 70% fino al 100%.

Con l’allentamento delle misure sarà importante il monitoraggio della curva epidemiologica. “La zona gialla non è un tana libera tutti – ha sottolineato l’assessore alla Sanità laziale, Alessio D’Amato – Bisogna continuare a mantenere massimo rigore nei comportamenti”. Per quanto riguarda i nuovi casi ieri ancora in calo in regione i contagi, i ricoveri, posti letto occupati nelle terapie intensive e i decessi.

Nel frattempo prosegue la campagna vaccinale. Nel Lazio superata quota un milione e settecentomila di dosi somministrate. Il 99% degli over 80 e il 67% degli over 70 prenotati ha ricevuto almeno una prima dose del vaccino, mentre dalla mezzanotte di oggi partiranno le prenotazioni per le persone con comorbidità  delle classi d’età 50-59 anni.