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Riemerge una nuova porzione dei Fori Imperiali, concluso scavo archeologico di via Alessandrina

A Roma è tornata alla luce una nuova porzione dei Fori Imperiali. Con un unico colpo d’occhio si potrà ammirare la piazza del Foro di Traiano con il complesso monumentale dei Mercati di Traiano. Questo il primo, eccezionale, risultato della conclusione dello scavo archeologico del primo tratto di via Alessandrina. L’opera, curata da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – Parco Archeologico del Colosseo, restituisce così alla città una nuova prospettiva e una migliore leggibilità del Foro di Traiano sia da via dei Fori Imperiali sia dai Mercati di Traiano, valorizzando ulteriormente l’area archeologica centrale. Gli scavi sono stati realizzati grazie all’atto di mecenatismo della Repubblica dell’Azerbaigian per un importo complessivo di 1.000.000 di euro.

reperti scavo archeologico via Alessandrina

I nuovi reperti dal Foro di Traiano

Al Museo dei Fori Imperiali ai Mercati di Traiano, in stretto legame con il luogo di rinvenimento, saranno esposti in modo permanente reperti scultorei e architettonici venuti alla luce durante lo scavo.

Alcuni di questi reperti, oggi in corso di restauro e di studio, sono stati mostrati questa mattina per la prima volta durante la conferenza stampa digitale dalla Sindaca di Roma Virginia Raggi, dall’Ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian Mammad Ahmadzada, dal Vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale, Luca Bergamo, dalla Sovrintendente Capitolina, Maria Vittoria Marini Clarelli e dal Direttore dei Musei Archeologici e storico-artistici di Roma Capitale, Claudio Parisi Presicce. Tutti i reperti facevano parte dell’apparato decorativo del Foro di Traiano, realizzato nei primi anni del II secolo d.C. a celebrazione delle vittorie sui Daci.

 

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In diretta streaming è stata mostrata una testa di età imperiale e identificata con il dio Dioniso, rinvenuta il 24 maggio 2019, intenzionalmente riutilizzata in un muro tardomedievale come materiale da costruzione e una seconda testa di età imperiale che raffigura probabilmente l’imperatore Augusto in età giovanile, mai mostrata al pubblico, ritrovata il 27 settembre 2019. Inoltre le istituzioni hanno voluto mostrare una selezione degli oltre 60 frammenti del fregio d’armi che rappresentano le spoglie belliche dei popoli vinti e quelle dei vincitori, tutte deposte a simboleggiare la raggiunta pax romana. Il motivo, noto come Fregio d’Armi del Foro di Traiano, decorava pannelli marmorei fiancheggiati da statue di guerrieri daci che coronavano il ricco fronte della Basilica Ulpia e, forse, i portici della piazza del Foro di Traiano. Inoltre è stato allestito in questa occasione unica un frammento di fregio storico, che conserva rappresentazioni figurate a rilievo sulle due facce opposte (pluteo), in marmo bianco a grana fine (marmo di Luni) ed è inquadrabile cronologicamente tra il I e il II secolo d.C. I reperti di maggior pregio sono oggetto di interventi conservativi a cura della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con il supporto dell’area conservazione di Zètema Progetto Cultura.