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Modena city Ramblers, fa tappa a Roma il tour celebrativo del trentennale disco d’esordio

Cisco “Riportando Tutto a Casa Tour – Trent’anni dopo”, il tour commemorativo del trentesimo anniversario dell’album di debutto dei Modena City Ramblers, fa tappa al CrossRoads Live Club di Roma.

È stato nei primi giorni di marzo del 1994 che l’etichetta indipendente romana “Helter Skelter” ha pubblicato per la prima volta il lavoro di una band praticamente sconosciuta fino ad allora. Quel disco si chiamava “Riportando Tutto A Casa” e la band era composta da un gruppo di amici delle province di Modena e Reggio Emilia, che si ispirava al folk tradizionale irlandese ed emiliano, con influenze dylaniane e un forte tocco punk-acustico, ispirato ai Pogues di Shane McGowan, tanto amati da loro. Il loro frontman, il coinvolgente e carismatico Stefano “Cisco” Bellotti, che da anni ha intrapreso una carriera solista di successo, ha chiuso il cerchio di quel disco nell’ottobre del 2021 scrivendo il brano omonimo “Riportando tutto a casa”, diventando un simbolo della coerenza e del percorso di questo artista.

Oggi, Cisco decide di celebrare il trentennale di quell’album ritornando sui palchi d’Italia nello stesso mese delle “Feste di San Patrizio” che tanto hanno ispirato lui e la band. Lo fa con una scaletta speciale, attingendo abbondantemente dall’album omonimo, supportato da una formazione esclusiva: sarà accompagnato dalla sua band e da amici storici di lunga data che hanno contribuito al suono e alla creazione dei primi MCR.

Chi sono i Modena City Ramblers

Nati nel 1991, i Modena City Ramblers, conosciuti anche come MCR, sono una band musicale italiana.
Definiscono il loro stile come “combat folk”, manifestando fin dall’inizio un profondo amore per il folk irlandese, che continua a influenzarli nonostante l’assorbimento di altri generi, specialmente il rock con tocchi punk.

Fin dai loro esordi nell’ambito della musica irlandese, i Modena City Ramblers hanno utilizzato brani strumentali della tradizione popolare (irlandese, scozzese, celtica e poi anche klezmer, balcanica, italiana) come base per le loro composizioni, sia come riff che come assoli. In alcuni casi, l’origine di questi brani rimane sconosciuta.