Home NOTIZIE CRONACA Calciatore della Roma diffonde video hard dell’impiegata: licenziano lei

Calciatore della Roma diffonde video hard dell’impiegata: licenziano lei

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La Roma si trova al centro di uno scandalo dopo aver licenziato un’impiegata a causa della divulgazione di un video hard da parte di un calciatore della squadra Primavera. La storia, riportata da Il Fatto quotidiano, vede protagonisti un giovane del vivaio giallorosso e una donna di 30 anni impiegata in società. Il tesserato avrebbe chiesto il suo smartphone per fare una telefonata, salvo poi andare a curiosare fra i video della 30enne trovando il filmato intimo, che avrebbe poi condiviso sui social.

Il giovane della Primavera e il video hard: licenziata l’impiegata della Roma

Secondo quanto riportato, il video della giovane impiegata, ripresa durante un momento intimo con il fidanzato, è stato diffuso all’interno del club, coinvolgendo giocatori, tecnici e dirigenti delle giovanili.

Un giocatore della Primavera, in lacrime durante una riunione a Trigoria, avrebbe confessato di aver sottratto il video dal telefono della ragazza e di averlo condiviso con i compagni di squadra.

Le immagini sono poi circolate ulteriormente, accompagnate da commenti sessualmente espliciti sui social e nelle chat interne.

La lettera di licenziamento della Roma

A sorprendere è in particolare il fatto che la donna è stata immediatamente licenziata dall’AS Roma, dove lavorava da quasi dieci anni.

La lettera di licenziamento menziona un “video che inconfondibilmente la ritrae nel compimento di atti sessuali”, definendo la situazione come “incompatibile con il sereno andamento dell’attività della società”.

L’avvocato della Roma, Lorenzo Vitali, ha garantito il pagamento di un’indennità di mancato preavviso alla dipendente.

Polemiche per due pesi e due misure

Il caso ha generato diverse polemiche. Sembrerebbe che il presunto responsabile della divulgazione del video, un giovane promettente della squadra Primavera, non abbia subito alcuna conseguenza disciplinare.

Questo comportamento della società solleva interrogativi sul trattamento discriminatorio riservato alla vittima innocente rispetto al presunto colpevole, che secondo indiscrezioni sarebbe in procinto di fare il proprio esordio in serie A.