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Roma, dal 10 aprile la nuova stagione del Maxxi: il programma

La nuova stagione del Museo Maxxi di Roma, la cui presidenza è ora affidata a Alessandro Giuli e la direzione artistica a Francesco Stocchi, sarà inaugurata il 10 aprile e sarà caratterizzata da importanti collaborazioni con musei e istituzioni culturali internazionali. Questa stagione si concentrerà sulla contemporaneità dei linguaggi artistici, dalla pittura all’architettura, dal design alla moda, ponendo particolare attenzione al dialogo tra lo spettatore e le varie forme d’arte.

Maxxi, il programma della stagione

Il primo grande progetto espositivo sarà dedicato all’edificio progettato da Zaha Hadid e si intitolerà ‘Ambienti 1956-2010. Environments by Women Artists II’. La mostra, che aprirà al pubblico il 10 aprile, occuperà l’intero primo piano del museo e gli spazi esterni. Ideata dalla Haus der Kunst nel 2023, presenta ambienti tridimensionali e immersivi creati da artiste donne, che prendono vita grazie alla partecipazione del pubblico.

Inoltre, il Maxxi realizzerà importanti collaborazioni con altri musei e istituzioni culturali in Italia e all’estero nel corso del 2024. Tra queste, spicca la mostra monografica ‘Giovanni Anselmo. Oltre l’orizzonte’, frutto della collaborazione con il Guggenheim Museum Bilbao e inaugurata il 21 giugno.

L’autunno porta il ritorno dell’architettura, con il dipartimento guidato da Lorenza Baroncelli, che continua la sua ricerca sul design contemporaneo. In ottobre, arriva la mostra ‘InMotion’, curata dallo studio di progettazione Diller Scofidio + Renfro, tra i più rinomati al mondo. A novembre, la moda tornerà in primo piano con ‘Memorabile: Ipermoda’, una mostra organizzata in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana e curata da Maria Luisa Frisa.

Questa esposizione offre una vasta gamma di oggetti: abiti, accessori e immagini, per raccontare il presente e il futuro della moda. La stagione si concluderà a dicembre con una mostra fotografica dedicata a Guido Guidi, un autore che ha trasformato il nostro modo di percepire il paesaggio contemporaneo. La mostra presenterà oltre 350 fotografie, molte delle quali vintage e mai esposte prima.