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Evasione della Tari, a Roma 300mila “fantasmi”: Ama in campo con una task force

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Il presidente di Ama, Daniele Pace, ha recentemente testimoniato dinanzi alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle Attività illecite relative al ciclo dei rifiuti, sottolineando l’urgenza di contrastare l’evasione della Tari. La tassa sui rifiuti, cruciale per il finanziamento dei servizi di raccolta, è stata oggetto di approfondimento da parte del Comune di Roma, che ha spostato la responsabilità della lotta all’evasione da Aequaroma ad Ama, con una task force incaricata di recuperare le somme evase e di individuare almeno 300mila “furbetti”.

La nuova strategia anti evasione della Tari

La nuova strategia del Campidoglio per combattere l’evasione della Tari punta sull’assunzione di 60 statistici e di un’alta dirigente dell’Agenzia delle Entrate, al fine di potenziare le banche dati e identificare i soggetti inadempienti.

Il piano include anche l’impiego di personale specializzato proveniente da agenzie governative con esperienza nella lotta all’evasione fiscale, mirando a identificare e perseguire i responsabili del mancato pagamento della tassa.

La difficoltà di avere dati precisi

Il presidente di Ama ha affermato che l’evasione della tassa è un fenomeno difficile da quantificare esattamente. Tuttavia, ha sottolineato che esiste una differenza significativa tra i punti di accesso all’energia elettrica (Pod) e i soggetti che effettivamente pagano la Tari per le utenze domestiche e non domestiche.

Questa discrepanza, secondo Pace, ammonta a circa 300mila posizioni, con 1,7 milioni di Pod e 1,4 milioni di pagamenti effettivi della Tari.

Per quanto riguarda il costo del servizio di raccolta rifiuti, secondo un report di Cittadinanza Attiva, la media nazionale è di 320 euro, mentre nel Lazio si attesta a 359 euro. A guidare la classifica c’è proprio Roma, che ha un peso medio della Tari da circa 380 euro.

La strategia di bonifica delle banche dati

Il piano di contrasto all’evasione della Tari include una fase di “bonifica” dei dati e un confronto incrociato delle informazioni sui contribuenti, al fine di evitare errori nell’invio delle cartelle e scongiurare situazioni di disagio per i cittadini.

L’obiettivo è garantire un sistema più efficiente ed equo, riducendo al minimo le possibilità di invio di bollette errate o ingiuste, garantendo una gestione più efficace della Tari e una maggiore trasparenza nei confronti dei contribuenti.