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Ancora tensione al Cpr di Ponte Galeria, ospiti incendiano materassi

Roma, disordini e lancio di sassi nel Cpr di Ponte Galeria: la protesta dopo il suicidio di un ragazzo
Cpr di Ponte Galeria a Roma

Nel pomeriggio di domenica 3 marzo, si è verificata una manifestazione di solidarietà davanti al Cpr di Ponte Galeria, culminata in momenti di violenza. Durante il presidio anarchico del movimento Hurriya, una bomba carta lanciata da un individuo sconosciuto ha causato un incendio di sterpaglie, mentre alcuni ospiti del Cpr hanno dato fuoco a materassi.

Bomba carta scatena incendio nel Cpr

La tensione è salita durante il presidio anarchico del movimento Hurriya, commemorativo del suicidio di Ousmane Sylla, migrante nel Centro di permamenza per il rimpatrio di Ponte Galeria. Circa 50 persone erano presenti quando una bomba carta è stata lanciata, causando un incendio di sterpaglie. L’autore del gesto rimane ignoto.

Gli ospiti del Cpr reagiscono con violenza

Nel caos scaturito dall’esplosione e dall’incendio, alcuni detenuti del Cpr hanno reagito dando fuoco a materassi.

L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha permesso di domare le fiamme, mentre il Reparto Mobile della Polizia di Stato ha riportato la situazione alla calma.

Cosa è successo al Cpr a inizio febbraio

Nel Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Ponte Galeria, a Roma, a inizio febbraio si erano verificati disordini a seguito del suicidio di un giovane migrante, Ousmane Sylla.

Il ventiduenne, originario dell’Africa, aveva lasciato un messaggio sulla parete prima di impiccarsi. Gli ospiti avevano tentato di sfondare una porta, lanciando sassi contro il personale e cercando di incendiare un’auto.

Le forze dell’ordine avevano dovuto utilizzare lacrimogeni per sedare la protesta, con sette agenti feriti. La situazione è tornata alla normalità solo nel tardo pomeriggio della giornata. In quella occasione, esponenti di +Europa avevano già denunciato le condizioni disumane del Cpr e chiesto la sua chiusura.