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Roma, oltre 30mila euro di debiti per famiglia: sale la domanda di finanziamenti

Le famiglie romane sono indebitate, in media, di circa 30mila euro ciascuna. A riferirlo è una recente ricerca della Cisl Lazio che evidenza i debiti per le famiglie di Roma siano in costante crescita dal 2021. I motivi principali di questa situazione sono i crescenti costi dei mutui per l’abitazione, inflazionati, e la necessità di garantirsi servizi essenziali.

Non solo Roma, crescono i debiti anche in provincia

Le altre province – riporta il Corriere della Sera – contribuiscono con una somma di una decina di miliardi al totale complessivo, con Latina in testa per i debiti, ammontanti a 4,674 miliardi (+2,9% dal 2021), seguita da Frosinone 3,075 (+1,6%), Viterbo 2,638 (+1,7%) e Rieti 1,162 (+3%). Il debito totale, nelle mani di istituti bancari e finanziarie a Roma nel 2023, ha superato i 60 miliardi e 848 milioni di euro, mostrando un incremento del 2,8% rispetto al 2021.

Il rapporto della Fondazione Salus Populi Romani, intitolato “Ripartire si può”, evidenza i rischi che può portare questa situazione, come quello di esporre queste categorie sovraindebitate a pratiche usuraie. L’indebitamento della popolazione regionale mostra un aumento del 4,1% tra il 2021 e il 2023, con un incremento significativo del 5,7%.

Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio ha dichiarato: “Gli investimenti nella nostra regione devono avere al centro le politiche per l’occupazione perché è evidente che si sta allargando la forbice tra poveri e ricchi, una divaricazione iniziata con la crisi internazionale dei mutui nel 2007. I centri per l’impiego vanno potenziati, riorganizzandoli ed assumendo personale: formazione e competenze sono cruciali per rispondere alla crisi delle famiglie”.

Aggiunge: “Purtroppo fenomeni come il lavoro precario, il lavoro povero, la mancanza di occupazione stabile, le difficoltà che tarpano le ali alle donne e ai giovani rappresentano delle criticità che alla fine scavano la stabilità delle famiglie come un fenomeno carsico”, ha concluso il segretario generale Cisl Lazio.