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Non solo Roma- Puntata di Giovedì 15 Febbraio 2024

Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Giovedì 15 Febbraio 2024

Gite scolastiche troppo costose, uno studente su 3 rinuncia

Ospite in collegamento Anthony Gonzales, “Rete Studenti Roma”

Le gite scolastiche diventano troppo care e così 1 studente su 3 è costretto a rinunciare. Si parla di quasi 650 euro per un viaggio, un costo che, considerato il difficile momento economico che stiamo vivendo, molte famiglie non possono sostenere.

Prezzi che negli ultimi anni sono aumentati sia per i trasporti che per i pernottamenti. Per uno stesso viaggio fino a qualche anno si spendevano 320 euro in media, oggi ne servono almeno 500, quasi il 40% in più. Altro aspetto da considerare è poco tempo a disposizione: genitori e studenti hanno poco meno di una settimana per pagare gli anticipi alle agenzie.

Facciamo un piccolo passo indietro e torniamo a novembre scorso: agli studenti di terza liceo del classico “Giulio Cesare” a Roma, in pieno quartiere Trieste vengono chiesti quasi 700 euro per andare quattro giorni a Madrid a dicembre. Da lì la decisione di protestare: diverse decine di adolescenti hanno deciso di non entrare in classe al suono della campanella di venerdì 10 novembre. Potremmo poi citare anche il caso di Genova che ha scatenato non poche polemiche.

Insomma, anche per quanto riguarda il viaggio d’istruzione parliamo di diritto fondamentale per gli studenti, e dunque come si risolve? Classi praticamente “spaccate a metà”, con studenti che possono partire (magari con immensi sacrifici da parte delle famiglie) e altri che sono costretti a rinunciare, perdendo la possibilità di arricchire il proprio bagaglio culturale con la scuola. La stessa scuola che quel diritto dovrebbe garantirlo a tutti.

Proprio per supportare le famiglie il Ministero precisa che per la prima volta è stato messo a disposizione uno stanziamento ad hoc per agevolare la partecipazione degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado ai viaggi di istruzione: 50 milioni di euro per le famiglie con Isee fino a 5.000 euro, una platea di circa 330mila potenziali beneficiari, che potranno fare richiesta del contributo sulla piattaforma Unica fino al 15 febbraio.

Rieti, male per le imprese del centro storico: si registra una vera e propria moria delle attività commerciali

Ospite in collegamento Leonardo Tosti, Presidente di “Confcommercio imprese Rieti

Dal punto di vista delle imprese e del commercio pare che le cose non vadano affatto bene per Rieti: nel cratere sismico reatino si sta verificando una vera e propria moria di negozi e attività. Ma non solo: non c’è verso di interrompere il trend negativo delle vendite al dettaglio, legate a calzature e abbigliamento, i settori cioè che più di altri dovrebbero ricevere una spinta dai saldi di fine stagione.

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Nonostante Confcommercio nazionale parli di una ripresa a fine gennaio dopo una contrazione media delle vendite del -4,5% che ha caratterizzato la fase dei ribassi, a livello locale la ripresa non c’è stata. “Di solito – commenta il presidente di Confcommercio Imprese Rieti, Leonardo Tosti – dopo a una stagione che va così così ne segue una con il segno più, ma questa volta le cose sono andate diversamente e nel 2024, nonostante i saldi, si prosegue su quella falsariga”.

Il presidente Tosti parla poi di un centro storico “completamente riqualificato ma svuotato di attività commerciali”. Quella che ora sembra una ipotesi, potrebbe diventare realtà “qualora la politica continuasse a disinteressarsi del piccolo commercio non prestando alcun aiuto a chi, nonostante mille difficoltà, seguita a investire nel centro storico della città”.

Il Pavillon des Sources di Marie Curie

Ospite in collegamento Cinzia Giorgio, direttrice di “Pink Magazine Italia

Marie Sklodowska Curie è stata una donna eccezionale, vissuta tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento.

E’ famosa per i suoi studi nel campo della fisica e della chimica. Marie Curie, infatti, ha scoperto il radio e il polonio. Inoltre, non solo è la prima donna ad aver ricevuto ben due premi Nobel, ma è l’unica ad averne ricevuti in due campi differenti.

La sua storia è una fonte di ispirazione per tutte quelle bambine e donne che, purtroppo ancora oggi, vivono in parti del mondo che non permettono loro di accedere agli studi. Di fatti, Marie Curie nacque nella polonia russa, nel 1867, dove non era concesso alle donne di accedere agli studi superiori.

Trasferitasi a Parigi si laureò alla Sorbona in Fisica e Matematica. Si appassionò alle sostanze radioattive e divenne la prima donna ad avere una cattedra alla sopracitata Facoltà.

IL PAVILLON DES SOURCES

L’edificio fu costruito tra il 1911 e il 1914, dopo i Nobel di Curie per la fisica (1903) e la chimica (1911). Il Pavillon des Sources, quindi, era utilizzato da Marie Curie e altri scienziati come deposito di materiale radioattivo. Questo veniva poi impiegato per preparare i campioni necessari alle proprie ricerche.

La scienziata fondò il Radium Institute (successivamente Curie Institute) così che la chimica e la conoscenza della radioattività potesse essere messa al servizio dei pazienti, per i loro trattamenti.

Il Radium Institute comprende altri due edifici: il Pavillon Curie, ex laboratorio di chimica e oggi museo, e il Pavillon Pasteur che è rimasto intatto in tutti questi anni. Il Pavillon des Sources, invece, è stato per lungo tempo chiuso.

Cosa succederà alla struttura?

L’amore ai tempi dei social

L’amore e i social. Le storie d’amore sono qualcosa che riescono sempre ad attirare l’attenzione delle persone in ogni dove, dal cinema ai blog, dai romanzi alle serie tv. I sentimenti sono parte integrante di tutti noi e ognuno li idealizza (e li crea) nella mente a seconda del proprio stato mentale.

Più passa il tempo e più mi par di capire che le “pene d’amore” non derivano certo da quello che ritengo essere un sentimento profondo e puro quanto da incomprensioni, dubbi, perplessità, orgoglio ed egoismo dettati più dalla nostra idealizzazione della perfetta e simbiotica storia d’amore che non dalla realtà dei fatti.

Instagram ci pone sotto gli occhi di milioni di utenti che ci seguono solo per poterci guardare, non per ciò che siamo, ciò che facciamo o scriviamo, ma semplicemente per guardarci. Va da sé che l’ego di milioni di utenti ha avuto finalmente il suo spazio, per giunta infinito, per soddisfare due concetti: il voyeurismo e l’egocentrismo.

Ma è davvero solo colpa di Instagram se le coppie si dividono? Certamente la gelosia è aumentata a dismisura (ahimè si registra anche un aumento di omicidi in tutto il mondo per litigi legati a dei “like” su Facebook o su Instagram), ma a livello sociale è cambiato davvero qualcosa da quando i social-networks sono all’ordine del giorno? Perché le coppie scoppiano e/o ricercano interessi (virtuali) al di fuori della loro relazione?

I motivi sono molteplici, ma i social non hanno fatto altro che amplificare quelle che erano (e rimangono) le difficili relazioni sentimentali tra esseri umani. I tradimenti, le scenate e, purtroppo, i femminicidi, ci sono sempre stati, ma non avevano un’eco parificabile a quest’epoca. Tutto è alla portata di tutti e con semplici click si arriva a profili di persone che sembrano interessanti, affascinanti e intriganti, sino a subentrare nella loro vita (virtuale) rovinando sovente quella reale.

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I look dei co-conduttori della 74° edizione del Festival di Sanremo

Un’edizione da record, la quinta e ultima di Amadeus. Anche quest’anno numeri da record per la 74° edizione del Festival della Canzone Italiana.

Ma il palco dell’Ariston, si sa, non ci fa solo ascoltare canzoni di (grande) qualità e prossimi tormentoni, ma attira anche la nostra attenzione sui look. Compresi quelli dei co-conduttori.

Pink Magazine ha realizzato una sorta di classifica, giudicando i migliori e anche quelli meno apprezzati. Vediamoli insieme qui.

Giovani italiani più “sensibili” d’Europa sulla sostenibilità: WDA ed Enactus promuovono 5 migliori idee universitarie per trasformarle in start-up

Ospite in collegamento Valentina Iannucci, Venture Specialist di WDA

Se la transizione ecologica è un tema caro soprattutto ai più giovani, in Europa la Gen Z italiana è la più consapevole dei vantaggi che la tecnologia digitale può offrire per ridurre l’impatto dell’attività umana sull’ambiente. È quanto dimostra il rapporto Digital Sustainability Index Tm Young – La sostenibilità digitale per i giovani, secondo cui gli italiani tra i 16 e i 24 anni sono in una percentuale del 37% più sensibili sull’argomento rispetto ai coetanei del Vecchio Continente.

Tuttavia, per cambiare il mondo servono le idee di tutti, ed è per questo che nasce Enactus, associazione internazionale presente in oltre 30 paesi, dal 2016 attiva anche in Italia e supportata da 25 università, che ha l’obiettivo di trasformare le migliori intuizioni dei giovani di tutto il mondo in imprese sostenibili.

Dal 2023, Enactus Italia ha avviato un’importante collaborazione con WDA, società di venture building co-fondata da Roberto Macina, che, forte di una grande esperienza nell’accelerazione d’impresa, attraverso un contest ha selezionato 5 progetti provenienti dalle edizioni italiane di Enactus che avranno l’opportunità di presentarsi a una platea di investitori durante l’edizione 2024 della competizione nazionale di Enactus Italia.

Il 16 e 17 maggio a Roma, infatti, questi 5 team formati da studenti universitari presenteranno davanti a una giuria di imprenditori ed investitori esperti, che assegnerà al vincitore un premio in denaro per trasformare l’idea in una start-up sostenibile che rispetti i 17 punti dell’Agenda Onu 2030.

Dei 5 progetti prescelti fanno parte: Aiuko, app per promuovere consumo alimentare sano; BlueZone, un filtro per contrastare l’inquinamento da combustione domestica; Givit, una piattaforma web che facilita il noleggio di beni e strumenti da parte di privati; Larix, un materiale formato da legno di scarto e bioplastica, creato con processi puramente meccanici, senza l’uso di collanti o sostanze chimiche ed infine Oyster2Life, progetto che trasforma gli scarti delle ostriche in un modello di business circolare e innovativo.

Per i prossimi 4 mesi, i progetti selezionati da Enactus Italia saranno seguiti dai professionisti di WDA, che avranno il compito e l’obiettivo di validare le idee dei giovani partecipanti al contest, per trasformarle in progetti concreti, oggetto di interesse per eventuali investitori e in grado di diventare imprese ed entrare nel complesso mondo del business.