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Emergenza carceri, situazione drammatica nel Lazio: Massimo Costantino, della Cisl FNS, a Non solo Roma

Emergenza carceri, situazione drammatica tra sovraffollamento e carenza di organico

Ospite in collegamento Massimo Costantino, Segretario Generale “CISL FNS LAZIO

La situazione nella carceri italiane è preoccupante e i sindacati parlano di emergenza: nel corso del 2023, sono stati 156 i tentativi di suicidio nelle carceri della Campania e anche nella struttura di Velletri le cose non vanno meglio.

I sindacati di  categoria, anche in considerazione degli ultimi episodi che hanno colpito il penitenziario di Velletri, evidenziano come sia subito da risolvere il drammatico problema del sovraffollamento e di carenze d’organico che affligge la gran parte dei penitenziari italiani.

La Cisl Lazio specifica come il carcere di Velletri sia oltremodo “Sovraffollato e con carenza di organico”, con la prigione che è da tempo al collasso con condizioni di drammatica promisquità e igiene assente, un ambiente perfetto per scatenare criminalità, risse, rivolte e  malaffare.

Qualche settimana fa la scoperta di un giro di oggetti illegali e droga che veniva smerciata serenamente nel carcere veliterno, con detenuti che avevano accesso ad app per vedere anche netflix e dazn e potevano telefonare tramite cellulari che gli venivano fatti arrivare dall’esterno.

“La situazione del carcere di Velletri – specifica in una nota la  Cisl Lazio – conferma ed evidenzia le profonde mancanze che rendono pericolosissima la situazione nell’istituto penale di Velletri, relative soprattutto ai diversi circuiti presenti e alle specifiche esigenze di salute, sicurezza e trattamento che necessitano. Presenza di una sezione di articolazione per la salute mentale”.

Ma non solo, torna anche centrale il problema di detenuti morti in carcere, da quanto si apprende stavolta sarebbe successo nella casa circondariale di Latina. Si tratta del 17° deceduto che interessa le carceri d’italia.

Vedi anche: Emergenza sovraffollamento

“È urgente un radicale ripensamento dell’intero sistema penitenziario. – ha sottolineato Massimo Costantino – La situazione è sempre più drammatica, si rischia il collasso del sistema penitenziario, il sovraffollamento nel carcere di latina attualmente è al 155%, previsti 77 ma presenti 118 detenuti e la carenza degli organici: dovrebbero essere previste 132 unità di polizia penitenziaria ma attualmente risultano 120 amministrati. Si sta compromettendo seriamente l’ordine e la sicurezza di tale sede”.

Secondo i dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) diffusi dal ministero della Giustizia, alla fine di gennaio 2024, il numero di detenuti presenti negli istituti penitenziari del Lazio è stato pari a 6.653, con un incremento 116 unità rispetto ai 6.537 di fine dicembre.

“Dalle condizioni delle carceri si misura il grado di civiltà della nostra Repubblica – ha concluso Costantino – ma non occorre dimenticare che chi opera nei penitenziari deve poter lavorare in serenità e questo non risulta ad oggi ed purtroppo non compreso da chi, invece, dovrebbe intervenire e risolvere la problematica”.