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Non solo Roma – Puntata di Martedì 30 Gennaio 2024

Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Martedì 30 Gennaio 2024

Dipendenza da gioco d’azzardo: aumentano i casi (insieme all’usura). Alla Asl Roma4 oltre 330mila euro per prevenzione

Ospite in collegamento Daniela Capitanucci, responsabile scientifico dell’Ass. “AND-Azzardo e Nuove Dipendenze”

Il Ministero della Salute ha destinato complessivamente circa 4,8 milioni di euro alla Regione Lazio nell’ambito del Fondo per la prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie legate alla dipendenza da gioco d’azzardo patologico (GAP).

Un finanziamento importante, dunque, per far fronte ad un fenomeno sempre più diffuso che trascina con sé anche un altro problema collaterale: l’usura. Una piaga che colpisce indistintamente giovani, adulti e anziani, senza alcuna distinzione di sesso o sociale.

La delibera sottolinea l’obbligo per tutte le ASL di predisporre e inviare entro il 31 gennaio 2025 una Relazione finale sulle attività svolte e un Rendiconto dettagliato delle spese sostenute, utilizzando le risorse assegnate. Questo passo è essenziale per garantire la trasparenza e la tracciabilità nell’utilizzo dei fondi destinati alla gestione e al contrasto delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo patologico.

Ne avevamo parlato già qui: Gioco d’azzardo nel Lazio

Interessante in tal senso le dichiarazioni dell’ingegnere Pippo Cavaliere, presidente onorario della Fondazione Antiusura Buon Samaritano: “Il crescente disagio economico di tantissime famiglie italiane ed il crescente ricorso al mercato illecito del denaro, viene costantemente alimentato dal “gioco”, erroneamente individuato da molti come una strada per risolvere i propri problemi economici e che invece sistematicamente li aggrava […] la condizione di emarginazione economica si tramuta, molto spesso, in una grave ed irrimediabile condizione di emarginazione sociale”.

Pomezia, 168 licenziamenti alla Fiorucci: il caso finisce in Parlamento

Ospite Alessandro Vona, Segretario generale della CGIL di Pomezia

Continua la polemica sulla questione Fiorucci di Santa Palomba a Pomezia: sono scesi da 211 a 168 i licenziamenti in tronco varati dall’azienda. Con i suoi circa 390 dipendenti (prima della presentazione del piano di licenziamento collettivo) l’azienda risulta una delle più grandi realtà manufatturiere dell’area sud della città metropolitana Roma, decisiva per i territori di Pomezia, Ardea e i Castelli romani.

Nonostante la situazione di crisi sia in atto almeno dal 2019, il piano industriale per il 2023 presentava soltanto poco meno di un milione di euro di investimenti. Per lo più destinati al mantenimento degli ordinari livelli di salute e sicurezza del lavoro, senza prevedere nulla in ottica di rilancio.

Ne avevamo parlato anche qui: Caso Fiorucci

Intanto, anche il Comune di Pomezia si schiera al fianco dei lavoratori: “Niente colori né bandiere di partito: sindaco e consiglieri, uniti, si sono schierati dalla parte dei lavoratori, – fanno sapere dall’amministrazione comunale – impegnandosi formalmente per cercare di trovare una soluzione ai tagli che la nuova proprietà dell’azienda vuole applicare”.

E il caso finisce anche in Parlamento con l’interrogazione del Senatore De Cristofaro: “Lo stabilimento della Cesare Fiorucci S.p.A. di Santa Palomba di Pomezia – si legge nel documento – ha usufruito in passato di ingenti contributi, quali quello della Cassa del Mezzogiorno, così come della Comunità europea e dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali”.

Trasversale, dibattito pubblico sul secondo stralcio

Ospite in collegamento Francesco Baldini, redazione “Civonline

Conferenza stampa questa mattina in Regione Lazio per annunciare l’avvio del dibattito pubblico del secondo stralcio di completamento della SS 675 “Umbro Laziale” – Tratta Tarquinia-Civitavecchia (A12), per una lunghezza di circa 12 chilometri.

Dal 1° febbraio, secondo quanto previsto dal nuovo Codice degli appalti, considerata l’importanza e la strategicità dell’opera nonché la sensibilità del territorio su cui la stessa insiste, verrà avviato il dibattito pubblico, coordinato dall’architetto Francesca Romana Letto della Direzione tecnica Anas SpA;

il dibattito si articolerà in 5 incontri di presentazione e discussione delle alternative di tracciato, durante i quali sarà possibile approfondire i diversi aspetti progettuali assieme ai cittadini e agli Enti interessati, con la possibilità di intervenire, anche offrendo contributi ed osservazioni proprio per migliorare la progettazione e la condivisione dell’opera.

Quattro le alternative di tracciato, che interessano 3 corridoi infrastrutturali: la Valle del Mignone, la Valle del Ranchese e il corridoio di Tarquinia.

Oltre ai tracciati viola e verde ‘storici’, già oggetto di valutazione di impatto ambientale negli anni passati, sono state sviluppate con maggior dettaglio altre soluzioni che interessano la valle del Ranchese ed il corridoio della SS 1 bis. L’importo stimato dei lavori può variare, a secondo del tracciato, dai 600 ai 900 milioni di euro.

Per informazioni e modalità di partecipazione è possibile visitare il sito web: https://dibattitopubblico.stradeanas.it/

L’Unità di strada veglia sul territorio: nel 2023 sono 76 le persone assistite

Si intensifica il prezioso lavoro dell’Unità di strada della Croce rossa italiana – comitato di Civitavecchia che nel 2023 ha assistito ben 76 persone di cui 15 donne. L’Unità batte il territorio offrendo ascolto, cura e un supporto concreto grazie ad una equipe multidisciplinare composta da volontari, operatori, assistenti sociali e psicologi, Il team, all’occorrenza, può offrire anche mediazione culturale e assistenza legale.

Un servizio prezioso che si intensifica nel corso dei mesi in cui le temperature sono più rigide – periodo in cui la Cri offre anche ricovero notturno – con il team della Croce rossa di Civitavecchia che si muove sul territorio cittadino battendo i ricoveri più o meno noti e cercando persone bisognose di assistenza.

Un lavoro capillare, come spiega il presidente del comitato locale Roberto Petteruti, perché «oltre a consentire un monitoraggio puntuale ci aiuta ad offrire un secondo livello di assistenza ai senza fissa dimora, dopo il primo che consiste in una fase di ascolto e in cui forniamo assistenza tramite pasti o un alloggio siamo in grado di attuare, per chi lo vuole, un secondo livello con progetti personalizzati che offrono assistenza qualificata, pensiamo anche ad un semplice orientamento sui servizi del territorio».

Ulteriori dettagli qui: Unità di strada

Patrizi (Smi e Omceo Roma): «Valorizzare la Medicina generale»

«La medicina generale è un front office che va valorizzato. Se mancano i medici di medicina generale sul territorio ne risente tutto il sistema».

Lo ha detto la dottoressa Cristina Patrizi segretaria regionale Smi e segretaria generale Omceo Roma nel corso dell’appuntamento che il sindacato ha organizzato sabato scorso a Civitavecchia per parlare dei problemi della medicina generale del territorio e spiegare quelle che sono le proposte fattive e concrete messe in campo a vari livelli per far fronte ad una crisi che rischia di lasciare scoperti, come nel caso di Tolfa, migliaia di utenti che potrebbero trovarsi a breve senza medico di famiglia.

Intervista e contributo video qui: Patrizi sulla sanità