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Carta tutto treno, no dalla associazioni

Carta tutto treno
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Carta tutto treno, arriva la bocciatura delle associazioni.  L’Osservatorio regionale sui trasporti ha avuto un confronto con la Regione Lazio per cogliere il senso del futuro dell’agevolazione ferroviaria.

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Carta tutto treno

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Carta tutto treno, la situazione

Agevolazioni sulla base del reddito, una rivalutazione delle percentuali da corrispondere e una migliore pubblicità del servizio. Non è ancora stato certificato il futuro della “Carta Tutto Treno”, l’abbonamento integrativo dei pendolari del Lazio che consente , a chi ha già un abbonamento regionale Metrebus, di viaggiare su intercity e treni freccia bianca che corrono le stesse linee dei treni regionali.

La convenzione è scaduta il 31 dicembre del 2023 e, ad oggi, non è stata rinnovata. Chi aveva un abbonamento valido anche per i mesi del 2024 continuerà a godere  delle agevolazioni ma serve un nuovo intervento della Regione per salvare la carta.

Carta tutto treno, cosa ne pensa l’Osservatorio

L’Osservatorio regionale sui trasporti, organismo indipendente formato da associazioni ambientaliste e di consumatori che si occupano di trasporti, con comitati pendolari e gruppi di studio specifici, ha avuto un confronto con la Regione Lazio sul tema della Carta Tutto Treno. “Uno strumento conveniente per tutti” hanno detto i rappresentanti.

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“È evidente – ha detto l’Osservatorio in un posto – che alcuni aggiustamenti andranno fatti, oltre al pubblicizzare di più la carta stessa che molti ancora non conoscono”. Per le associazioni, se si vuole mantenere la carta di prima classe, “non è pensabile che la percentuale rimborsata dalla Regione sia la stessa di quella di seconda”.

Inoltre, “dovrebbero essere ripristinate le carte unidirezionali che consentano, a prezzi ridotti, l’utilizzo solo nel senso in cui l’offerta è attraente per chi viaggia”. Infine, ha detto l’Osservatorio, “dovrebbe essere ammesso l’utilizzo della Carta sui Civitavecchia Express, sovente ancor più vuoti degli Intercity”.

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“Siamo invece perplessi sulla possibilità di differenziare i costi a seconda delle percorrenze e condividiamo anche la perplessità del Comitato Pendolari Civitavecchia – Santa Marinella sulla differenziazione in base all’Isee: inquinamento e stress non sono un problema di ceto sociale a rovescio ed è evidente che un aumento sensibile dei prezzi scoraggerebbe chiunque rischiando di riportare molti all’automobile”.