Home NOTIZIE POLITICA Vertice sparatorie a Roma, il prefetto Giannini: “Più attenzione alle periferie”

Vertice sparatorie a Roma, il prefetto Giannini: “Più attenzione alle periferie”

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Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha rassicurato che gli omicidi di Alexandru Ivan e Cristiano Molè sono episodi isolati, non collegati tra di loro, e le indagini ne faranno chiarezza uno per uno. Dopo la riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, il prefetto ha dichiarato che le forze dell’ordine stanno prestando massima attenzione alle periferie, esercitando pressioni sul territorio con varie iniziative di controllo e affermazione dello Stato.

Cosa ha detto il prefetto Giannini sulle sparatorie a Roma

L’obiettivo principale è continuare a sostenere i processi di rigenerazione urbana, collaborando con la maggioranza di persone per bene nelle periferie che desiderano affermare i propri diritti.

Il prefetto Giannini ha sottolineato che l’impegno delle forze dell’ordine è notevole, e l’attenzione è rivolta anche alla questione delle armi illegali. Ha chiarito che esiste una differenza tra le armi utilizzate in contesti criminali e i porti d’arma legali, e occorre affrontare questi fenomeni separatamente.

Gualtieri: “Progetto per Corviale”

Inoltre, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha annunciato che uno dei progetti di rigenerazione urbana del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sarà dedicato a Corviale, sottolineando l’importanza di sostenere le forze sane nelle zone interessate.

L’incontro ha evidenziato anche la necessità di estendere le operazioni straordinarie di controllo del territorio, e presto ci sarà un incontro tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e i sindaci delle tre principali aree metropolitane per discutere ulteriori misure.

Le parole del sindaco di Montecompatri

Il sindaco di Montecompatri, Francesco Ferri, ha presentato le priorità per la sua comunità, tra cui il finanziamento di un sistema di sorveglianza, il controllo dei varchi stradali, la modifica del piano di polizia urbana e la richiesta di un maggiore supporto dello Stato, incluso l’utilizzo del daspo urbano.

Inoltre, ha evidenziato la necessità di un protocollo d’intesa per attività preventive nelle nuove aperture commerciali e il riattivamento del sistema “strade sicure” durante l’esercizio della metro C. La richiesta principale è stata quella di una presenza più forte dello Stato per garantire interventi tangibili e costanti a beneficio dei cittadini.