Home PRIMO PIANO Europa League, la Roma vince ma non basta: i giallorossi ai playoff

Europa League, la Roma vince ma non basta: i giallorossi ai playoff

La Roma domina con un 3-0 sullo Sheriff Tiraspol nel Gruppo G della Europa League, ma non basta per evitare i playoff. I giallorosso, infatti, saranno costretti ad affrontare agli spareggi per avanzare agli ottavi. Festeggia Romelu Lukaku, che apre le marcature all’11° con un preciso destro, seguito da Andrea Belotti che raddoppia al 32° con un colpo di testa. La terza rete è opera del giovanissimo Niccolò Pisilli al 92°.

Nell’altra sfida del girone, lo Slavia Praga travolge il Servette 4-0. Lo Slavia si piazza al primo posto con 15 punti, la Roma è seconda con 13, il Servette è terzo con 5 punti e lo Sheriff si colloca ultimo con un solo punto.

I cechi si qualificano direttamente agli ottavi, mentre la squadra di José Mourinho dovrà superare gli spareggi per avanzare. I sorteggi per gli accoppiamenti della Europa League sono programmati per lunedì alle 13 a Nyon, in Svizzera.

Roma, le parole di Mourinho

Al termine della gara, ai microfoni di Sky Sport, Josè Mourinho ha commentato il secondo posto conquistato: “Finiamo secondi per colpa nostra a causa di una sola partita orribile: quella di Praga. Questo significa giocare due partite in più per una rosa che non ha bisogno di partite in più. Adesso dobbiamo affrontare una squadra di Champions, ma sicuramente anche loro non saranno felici di incontrarci. Per il Benfica è una grande frustrazione andare in Europa League, quando vedi Galatasaray, Lens, Feyenoord capisci che per loro arrivare qui diventa una motivazione e una responsabilità”.

Sul gol del giovanissimo Pisilli: “Le lacrime di Pisilli commuovono anche me? Sì anche, sono bambini che sono nati e cresciuti qui e venivano allo stadio con papà, nonno etc. Per Pisilli non è stato il debutto, ma è stato il primo gol in Europa con la Roma nella porta che da bambino sognava. Sono scappato subito sennò piangevo anche io”.

Infine, sul mercato: “Mi aspetto un giocatore che per noi è possibile prendere. I proprietari vogliono, io voglio, Tiago Pinto vuole. Tutti vogliamo la stessa cosa. Chi non possiamo prendere è un giocatore fantastico di una squadra top nelle migliori condizioni. Qualche volta la gente parla e dice cose che non sono vere, paragonandoci a squadre di B. Ci vuole più rispetto”.