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Rintracciato in Spagna il capo della banda delle “spaccate” con carro attrezzi: colpi in serie ai bancomat di Roma

Rintracciato in Spagna capo della banda delle
banda delle spaccate in azione

Rintracciato in Spagna il capo della banda delle “spaccate” con carro attrezzi che prendeva di mira i bancomat a Roma, Latina e anche in Toscana. L’indagato era riuscito a sfuggire all’operazione “Ginepro” dei carabinieri che nel 2016 portò all’arresto di 8 persone più tre denunciate.

Roma: rintracciato in Spagna capo della banda delle “spaccate” con carro attrezzi

preso capo banda spaccate roma
uno dei colpi della banda delle “spaccate” effettuato con un carro attrezzi

L’uomo colpito da mandato di arresto europeo è giunto a Fiumicino da Madrid. Si tratta di R.S., estradato e consegnato alle autorità italiane dopo la cattura, giunto a Roma scortato da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.

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Le indagini sulla banda

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti durante le indagini, i membri del sodalizio criminale, tutti uomini di etnia Rom, residenti nei vari campi nomadi della Capitale, tutti con precedenti per reati contro il patrimonio erano capeggiati proprio da R.S. che però si rese irreperibile. L’indagine aveva consentito ai Carabinieri di documentare dal 13 ottobre 2015, 10 furti consumati e tentati in danno di postazioni bancomat degli istituti di credito ubicati a Roma, provincia di Latina e in Toscana.

Furti nella Capitale e in trasferta

Il modus operandi era sempre lo stesso. I banditi di notte portavano via bancomat e casse continue dopo averli “sradicati” con furgoni o carro attrezzi rubati. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, anche con l’ausilio della componente tecnico-scientifica e con l’utilizzo di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno accertato l’esistenza del sodalizio criminale composto da diverse “batterie” in grado di compiere i furti nella Capitale ma anche in trasferta.

La rete di protezione e i danni ai palazzi

Il gruppo criminale poteva contare sul fondamentale appoggio di parenti o amici residenti nei vari campi nomadi presenti sul territorio nazionale, che garantivano supporto logistico alla banda di base a Roma. Questa rete di protezione e assistenza criminale ha rivelato ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma l’esistenza di un vero ginepraio relazionale.

In alcuni casi, i danni causati dal carroattrezzi hanno compromesso seriamente la stabilità degli immobili dove erano collocate le postazioni Atm, costringendo i Vigili del Fuoco ad evacuare le famiglie che vivevano negli appartamenti dei palazzi. R.S. ora, dopo il rintraccio in Spagna e l’estradizione, è stato portato nel carcere di Rebibbia.