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Francesco Baldini di “Civonline” a Non solo Roma – Puntata di Martedì 28 Novembre 2023

Tumori, via alla sorveglianza epidemiologica del territorio e al potenziamento del registro nazionale

Ospite in collegamento Francesco Baldini, redazione “Civonline

Presentato l’ambizioso progetto “Sorveglianza epidemiologica della popolazione residente nei comuni di Civitavecchia, Allumiere, Tolfa, Santa Marinella, Tarquinia, Monte Romano e per il potenziamento del registro tumori Lazio” che vede la collaborazione di diverse e qualificate realtà.

Presso l’hotel de la Ville si è parlato della convenzione realizzata da Consorzio per la gestione dell’Osservatorio ambientale, Dipartimento di epidemiologia dell’Asl Roma 1, Asl Roma 4 e Asl di Viterbo.

Il Presidente del CdA consortile Ivano Iacomelli ha aperto i lavori dicendo: «Per noi è un grande motivo di orgoglio presentare questo progetto» e ha ringraziato tutti gli attori che hanno contribuito, a vario titolo, al raggiungimento dell’obiettivo.

Il sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco ha portato i suoi saluti per poi tornare in consiglio comunale, ribadendo l’importanza del progetto e del fatto che grazie alle sinergie le cose concrete vengono realizzate. «Quello di oggi è un punto cardine su una problematica che noi conosciamo e che ha coinvolto e coinvolge la nostra città e il territorio».

Spiagge, novità in arrivo con il piano degli arenili

“Nessuna privatizzazione dei beni demaniali marittimi”. Parola dell’assessore all’Ambiente e vicesindaco Manuel Magliani, durante l’illustrazione del Pua – il piano di utilizzazione degli arenili – approvato oggi dal consiglio comunale. La precisazione è arrivata a seguito della denuncia di qualche giorno fa da parte del M5S, relativa al Pirgo.

«Al Pirgo – ha spiegato Magliani – verranno accorpate le due attuali realtà per formare un vero e proprio stabilimento, per rendere quell’area più fruibile e più attrattiva dal punto di vista degli investimenti, che fino ad oggi hanno scontato il limite della durata delle convenzioni.

Tra l’altro, quest’obbligo di adozione del Pua che ci impone la legge ci consentirà, una volta assolto, di continuare a partecipare ai finanziamenti regionali sul tema demanio marittimo senza rischiare di esserne esclusi».

Un piano, quello approvato, incentrato «sulla blue-economy, sul rilancio dell’economia del mare e sul rilancio della vocazione turistico-ricettiva della nostra città.

Abbiamo cercato di sfruttare al meglio gli spazi della nostra costa, che purtroppo non sono vasti come quelli di altri comuni confinanti – ha aggiunto il vicesindaco – ma siamo convinti che dal Pua che abbiamo approvato ci sarà una valorizzazione della costa, una possibilità di rendere Civitavecchia molto più attraente per i turisti e i croceristi che sbarcano dal porto, e ci saranno delle risposte ai tanti piccoli problemi dei nostri cittadini che, comunque, in questi anni abbiamo ascoltato e fatti nostri».

Le modifiche sostanziali riguardano la possibilità di realizzare una spiaggia libera attrezzata al Marangone, con i servizi necessari, l’assistenza bagnanti e un chiosco (da mettere a gara); la possibilità di realizzare dei punti di approdo nel tratto dello Scalo Matteuzzi, per i concessionari presenti; la possibilità per i gestori degli stabilimenti di installare dei pontili mobili galleggianti per ampliare la superficie da mettere a disposizione dei bagnanti; molti punti di accesso in più, per superare la difficoltà della costa di essere accessibile anche rimuovendo le barriere architettoniche, con varchi pubblici e privati.

Rinviata a domani, dopo una inversione dell’ordine del giorno richiesta dal consigliere Mirko Mecozzi, la delibera sui regolamenti di normazione della Polizia locale: regolamento di disciplina del corpo e soprattutto regolamento sull’armamento degli agenti, già rinviato alcuni mesi fa non trovando l’accordo all’interno della stessa maggioranza.

Consegnate le chiavi della Casa Cantoniera a “Stelle Nascenti”

L’associazione Stelle Nascenti onlus è entrata finalmente in possesso dell’ex Casa cantoniera al chilometro 75 dell’Aurelia.

Nelle scorse settimane il presidente Marco Cecconello aveva firmato e la struttura era ufficialmente passata all’associazione, in comodato d’uso per 30 anni, ora con la consegna delle chiavi c’è il possesso “fisico” vero e proprio e parte il lavoro di ricerca fondi per raggiungere i 500mila euro necessari per la realizzazione della struttura per la convivenza di cinque persone nell’ambito delle legge Dopo di noi (il testo che contiene delle disposizioni per affrontare il futuro delle persone con disabilità gravi dopo la morte di parenti che potessero prendersi cura di loro).

«Ora – ha detto Cecconello – possiamo finalmente entrare ed iniziare a sistemare». Per quanto riguarda i prossimi passi, come ha spiegato il geometra Manrico Beraldi, si sta preparando tutta la documentazione per i lavori che Stelle nascenti vuole effettuare entro i prossimi 6 mesi.

Il primo passo sarà la richiesta dell’autorizzazione paesaggistica, poi la scia edilizia e i vari passi necessari per la posa della prima pietra.

«Vogliamo iniziare prima possibile – ha spiegato Cecconello -, ora la fase importante sarà quella di reperimento dei fondi ma il primo importante passo è stato fatto».

Superata questa prima fase, già piuttosto ostica a causa delle lungaggini burocratiche che hanno prolungato di molto l’accesso alla Casa cantoniera dell’associazione, ora le energie del presidente Cecconello si stanno concentrando – come anticipato – sul reperimento dei 500mila euro necessari per la realizzazione della convivenza per 5 persone.

Si dovranno seguire norme specifiche e garantire determinati spazi ma l’idea di base è quella di permettera ai ragazzi un “Dopo di noi”, una certezza di vita serena una volta che i genitori non ci saranno più. Un tema molto sentito anche in Regione dove Cecconello ha trovato parecchie porte aperte e le intenzioni sembrerebbero essere buone.

Ora, contratto alla mano, il presidente di Stelle nascenti onlus potrà richiedere ufficialmente i fondi necessari per questo progetto di profondo valore sociale, anche perché sul territorio non ci sono strutture simili a carattere pubblico.

Come spiegava nelle scorse settimane, infatti, «ho due figli disabili – diceva Cecconello – e la mia preoccupazione principale è sempre stata quella, cosa ne sarà di loro quando io non ci sarò più? Mi piacerebbe riuscire a coronare il lavoro di questi anni realizzando una struttura sicura, sicuramente mi darebbe una grande serenità».

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