Home NOTIZIE SPORT Roma, Mourinho: “La Curva sud è bellissima. Spogliatoio? Ogni gruppo è diverso”

Roma, Mourinho: “La Curva sud è bellissima. Spogliatoio? Ogni gruppo è diverso”

Il futuro di Mourinho è incerto. Il presente, però, parla chiaro: il portoghese è ancora innamorato della Roma. Lo dimostrano le parole rilasciate durante la trasmissione “Tv7” ai microfoni di Aurelio Capaldi di Rai Sport.

Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, è andata in onda la puntata integrale durante la quale il portoghese ha parlato di vari aspetti del suo lavoro, non solo quello sul campo. È risaputo, infatti, quanto per il portoghese sia decisivo l’aspetto mentale delle sue squadre per aiutarle a esprimersi al meglio.

Le dichiarazioni di Mourinho

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All’interno dello spogliatoio romanista, Mourinho ha svelato: “Prima di una partita di solito sono nel mio piccolo ufficio, all’interno dello spogliatoio lascio lo spazio ai miei giocatori. Penso sia importante che debbano comunicare tra di loro senza sentire la presenza dell’allenatore. Torno nello spogliatoio qualche minuto prima del fischio d’inizio e all’intervallo. Lì sì che è un momento importante dove si più aiutare la squadra insieme al mio staff… sempre se non sono squalificato”.

Sulla Curva sud: “E’ bellissima. Sono venuto qui sotto la curva in due occasioni. La prima era nella mia millesima partita in panchina da allenatore, Roma-Sassuolo, dicevo ‘Non posso proprio perdere’. Durante la sfida invece avevo molta paura che accadesse, poi quando ha segnato El Shaarawy nel finale ho perso un la testa e sono venuto correndo sotto la Sud”.

Poi racconta della seconda volta, dopo la sfida contro il Venezia: “Tutta la squadra si è riunita sotto la Curva. In quell’occasione sono andato con un’emozione diversa, quasi quasi avrei voluto prendere un microfono e dire ‘Andiamo a Tirana per voi tifosi’. Questa gente è fantastica. In carriera ho avuto tante tifoserie bellissime, però non perdevamo spesso. Qua quando tu giochi in casa con il Lecce e stai perdendo al 90′ la curva è sempre piena e rimane vicino alla squadra. Così come dopo la partita di Praga dove il gioco è stato orribile. In un altro club la gente veniva allo stadio la partita dopo solo per fischiarti o non veniva proprio. Invece qui il settore dedicato ai tifosi della Roma nel derby era sold out, eravamo in trasferta ma non sembrava. Questa gente è incredibile”.