Manuel Sammarco ha seguito le orme del padre, Stefano Sammarco, ma non per il percorso di attore. Il figlio è stato arrestato di recente per spaccio di cocaina nella zona del Quarticciolo a Roma.
L’arresto di Manuel Sammarco, noto come uno “spacciatore della zona” dalla questura di Roma, è stato perfezionato dagli agenti della squadra di polizia giudiziaria del V Distretto che ne hanno seguito le tracce per un po’ di tempo prima di effettuare il blitz che lo ha portato in manette.
L’arresto del figlio dell’attore
Durante un servizio di osservazione, Manuel Sammarco è stato sorpreso mentre si recava in scooter nella zona delle case popolari e apriva una Dacia parcheggiata. È emerso che stava rifornendo di stupefacenti gli acquirenti all’interno dei lotti del Quarticciolo.
La perquisizione personale e dell’auto ha portato al ritrovamento di un chilo e 200 grammi di cocaina, divisi in 3128 dosi. Inoltre, nella sua abitazione, sono stati scoperti 3.310 euro in contanti e materiale per il confezionamento delle dosi. Sammarco è stato arrestato e trasferito al carcere di Regina Coeli.
Lo spaccio al Quarticciolo
Questo arresto riporta l’attenzione sulla presenza persistente del traffico di droga nella zona del Quarticciolo. I continui blitz delle forze dell’ordine non sembrano riuscire a fermare il problema.
Il quartiere sembra continuare ad attirare consumatori incalliti, interessati a varie sostanze stupefacenti come il crack, la cocaina, l’hashish, la marijuana e l’ecstasy. La droga sembra non mancare mai, e i pusher hanno nascondigli pronti a riempire le vie dello spaccio, che includono motorini e auto parcheggiate, cantine e spazi condominiali.
L’arresto di Stefano Sammarco
È interessante notare che la vicenda di Manuel Sammarco segue l’arresto del padre, Stefano Sammarco, noto attore. Nel 2014 l’uomo fu arrestato in un caso legato al traffico di droga.
Durante quel periodo, Stefano Sammarco era attivo nel mondo del cinema, recitando nella serie “5 – Cinque“, dove interpretava un rapinatore coinvolto in una banda criminale romana che operava tra il Quarticciolo e Roma est.
Secondo le indagini dell’epoca, Sammarco avrebbe sfruttato la sua carriera di attore come copertura per le attività legate agli stupefacenti e avrebbe avuto legami con la cosca di Gioia Tauro, nota come i Molé.
