Un p’ triste, così Fernando Orsi vede Ciro Immobile. Che, però, dopo il gol decisivo contro la Fiorentina ha ricevuto una bella botta di entusiasmo. Il capitano biancoceleste è tornato a segnare e a esultare davanti ai propri tifosi. Un gol decisivo, pesante, che potrebbe rappresentare una svolta per la sua stagione.
Lazio, le parole di Orsi
Intervenuto a TvPlay, l’ex portiere biancoceleste Orsi ha parlato così del momento di Immobile: “Si vede che è un po’ triste, è vero, ma è anche normale per uno come lui abituato ad essere al centro di tutto quel che riguarda la Lazio. Non c’è niente di più comprensibile davanti a una situazione del genere, lui sono sette anni o forse più che segna valanghe di gol ed è determinante, ma lui non è vero che ha un certa età, bensì un’età certa, nel senso che più passa il tempo e più non si riescono a fare le cose che facevi prima e non riesci a garantirle”.
Ancora su Immobile: “Non può fare 38 gare su 38 come ha sempre fatto, con la stessa intensità e questo, arrivati più alla fine della carriera che all’inizio ti fa anche un po’ incazzare, poi Ciro mi sembra sia anche un ragazzo molto sensibile e queste cose le sente a maggior ragione”.
Ha aggiunto Orsi: “Non ce ne sono come Ciro, se fosse per me sarebbe sempre titolare e a mio modo di vedere anche Sarri la vede così, solo che non si possono fare tutte le partite e il tecnico, soprattutto adesso che ha un’alternativa valida, da un certo punto di vista lo preserva. Ciro deve capire che se non dovesse giocare più come prima è perché l’allenatore lo preserva, non certo perché non è bravo anzi se riesce ad entrare Immobile stesso in queste dinamiche, allora farebbe un grande salto e ne gioverebbe lui per primo e anche la Lazio”.
Ha concluso l’attuale commentatore di Sky Sport: “Ciro si deve rendere conto che se si riposa ogni tanto non svaluta certo quello che ha fatto anzi, se riesce ad entrare in dinamiche diverse e si adatterà a questo ruolo, diventerà ancora più importante. Lazio? Rispetto all’anno scorso Sarri ha cambiato qualcosa, ma non volutamente per questione di calciatori che ha a disposizione, sia quanti sono ma anche per caratteristiche. Ci vorrà un po’ di tempo ancora, ma a me piace perché questa squadra più, magari sembra essere meno bella per come conosciamo Sarri, ma è molto meno prevedibile rispetto a quella passata. E in più ci sono tante alternative“.