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Reddito di cittadinanza, protesta di fronte la sede centrale dell’Inps a Roma. “Questo sarà un autunno molto complicato”

Foto da profilo Facebook di Nonna Roma

Davanti la sede centrale dell’Inps in via Nizza alcuni percettori del reddito di cittadinanza si sono ritrovati per sottolineare che ”questo è solo l’inizio”, dopo aver perso il loro sussidio. Su alcuni cartelli si legge: “Finitela con la guerra ai poveri”. O ancora “Inps hai 169mila messaggi non letti”.

Tra i manifestanti anche alcuni volontari di Nonna Roma che con altre realtà sociali portano avanti la campagna Ci vuole un reddito. Su un cartellone infatti la scritta: “Vogliamo strumenti di sostegno al reddito inclusivi. Chiediamo un salario minimo garantito. Dateci contratti stabili. Meritiamo lavori sicuri e non sfruttati. Vi è bastato un sms per levarci tutto. Non staremo a guardare.”

“Questo sarà un autunno molto complicato per migliaia di famiglie e allora faremo in modo che sia un autunno molto complicato per chi ci governa” dice Alberto Campailla di Nonna Roma. Accanto a lui uno striscione con scritto “Tutto sulle nostre spalle. Sempre sulla nostra pelle.”

Sms dall’Inps

Dopo aver ricevuto il messaggio dall’Inps, in molti si sono ritrovati di fronte la sede centrale dell’Istituto nazionale della previdenza sociale per protestare e far sentire la propria voce. In 169mila ieri hanno ricevuto un messaggio dall’Inps in cui si avvertivano i beneficiari del reddito o della pensione di cittadinanza che non avrebbero più usufruito di questo sussidio. Il motivo? Perché nel nucleo non ci sono componenti disabili, minori o over 65 come prevede la nuova normativa.